L'Isola che non c'è. E quella che piace, tra passeggio e shopping. I due volti del Viale S. Martino INTERVISTA

L’Isola che non c’è. E quella che piace, tra passeggio e shopping. I due volti del Viale S. Martino INTERVISTA

Carmelo Caspanello

L’Isola che non c’è. E quella che piace, tra passeggio e shopping. I due volti del Viale S. Martino INTERVISTA

sabato 09 Dicembre 2023 - 10:30

Tra i clienti dei negozi (strapieni) del centro. Il presidente Confesercenti Messina, Palella: "Buono l'inizio delle festività natalizie, molto sentito. E sull'isola pedonale..."

Alberto Palella
Palella (Confesercenti): “L’inizio è buono. Si devono creare le condizioni per rendere l’Isola pedonale attrattiva sempre (il problema sono i giorni infrasettimanali) e creare parcheggi alternativi…”

di Carmelo Caspanello

MESSINA – A fare da spartiacque è via S. Cecilia: indirizzando lo sguardo verso nord si scorge l’affollata Isola pedonale, riscaldata dalle luminarie; dalla parte opposta appare un quadro decisamente diverso, con meno confusione e solito transito di auto, al di là della mancanza di addobbi. Sono i due volti del Viale S. Martino, preso d’assalto dai messinesi, e non solo, nel giorno dell’Immacolata, che accende le festività natalizie e lo shopping. Tradizione rispettata, anche nella città dello Stretto. L’atmosfera attenua le polemiche sull’Isola pedonale, che dividono favorevoli e contrari (in particolare i commercianti), ma permette di fare delle serene riflessioni, sia con gli esercenti quanto con gli utenti. In migliaia hanno passeggiato lungo l’area pedonale, da via S. Cecilia a piazza Cairoli. Negozi stracolmi. Commenti positivi. E voglia di spazi vivibili, non solo a Natale. In tanti auspicano un allargamento dell’Isola pedonale verso sud, al di là di via S. Cecilia. I clienti acquistano.


“Il problema – il coro unanime – non è l’Isola pedonale. Anzi. Questa sera sembra di essere in un meraviglioso Centro commerciale naturale. A frenare gli acquisti nei negozi del centro sono altri fattori: la crisi economica, il commercio online ed anche i grossi centro commerciali”. Incontriamo anche persone diversamente giovani, alle quali chiediamo se hanno nostalgia del vecchio Viale S. Martino, quello che tanti ricordano e rievocano nei commenti quotidiani. “E’ vero, abbiamo vissuto anni floridi – ci sentiamo rispondere – e rituffandoci nel passato ci attanaglia la nostalgia. Ma – tiene a precisare un anziano professore di liceo, a braccetto con la moglie – devo dire che le cose cambiano e passeggiare come questa sera in un’Isola senza auto e senza clacson che strombazzano mi piace tanto”.

Per capire come andranno gli affari, bisognerà aspettare. Secondo una ricerca di Confesercenti nazionale per Natale gli italiani spenderanno il 13% in più rispetto allo scorso anno e le vendite sono in aumento dell’1,2%. Alberto Palella, presidente di Confesercenti Messina (in allegato l’intervista integrale, ndr), si dice “ottimista, ma preferisco andarci cauto – ripete – in attesa di dati concreti. L’inizio è certamente dei migliori. Lo start qui a Messina è stato molto sentito. In questa direzione aiuta anche quanto sta facendo l’Amministrazione comunale con iniziative che fanno rete ed invoglia i cittadini ad uscire e socializzare”.

Presidente, parliamo dei due volti del Viale: quello pedonale e quello a sud di via S. Cecilia, con le auto…

“La parte a sud di via S. Cecilia non è stata pedonalizzata, storicamente è così. Bisogna capire come intervenire per allungare la ‘passeggiata’. Ovviamente non serve avere un viale di serie A ed uno di serie B. L’Isola pedonale è certamente un’attrattiva – prosegue Palella – soprattutto in questo periodo. Ed anche i commercianti sono favorevoli alla pedonalizzazione in questa fase e nei fine settimana. Il problema rimane nei giorni infrasettimanali, nel periodo non festivo. Si devono creare le condizioni per rendere l’Isola pedonale attrattiva sempre e, soprattutto, bisogna creare parcheggi alternativi per chi vuole muoversi a piedi. I cambiamenti fanno paura a tutti – conclude il presidente di Confesercenti Messina – ma le grandi città insegnano… E’ normale che ci siano inizialmente delle perplessità, magari si apportano dei correttivi. L’amministrazione deve essere brava a trovare le soluzioni. Non possiamo permetterci un viale desertificato”.

7 commenti

  1. Ma come ?I commercianti non avevano perso il 70% del fatturato?

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  2. Sa passiunu solo quelli del centro.
    Chi sta più in la come fa a raggiungere il centro.
    Non vi sono parcheggi disponibili nelle vicinanze.
    Messina per come è nata dopo il terremoto non ne prevedeva l’esistenza.
    Era compito delle amministrazioni che abbiamo avuto in questi decenni , e di quella attuale, costruirne per il godimento di tutta la cittadinanza a prezzi economici.
    Invece di aumentarne il numero ultimamente stanno diminuendo in modo significativo.

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  3. La dimensione dell’essere umano è fra i suoi simili, con i tempi della, della convivialità e della socialità’, non rinchiusi in scatole di latta a rincorrere una fretta spesso immotivata.
    Il viale è perfetto per questo ed è forse giusto che a questo si adattino i servizi che i commercianti propongono. Certo la capacità di reinventarsi e la fatica e l’impegno che necessitano non sono poca cosa, ma essere imprenditore oggi significa anche questo.
    Io ho grande stima per chi a Messina fa commercio coraggiosamente e con consapevolezza.
    Se l’amministrazione saprà andare avanti nel modo giusto, si potrà davvero fare un salto di qualità in quegli spazi, ma dovrà anche esser al contempo capace di garantire servizi e vigilanza, cose che al momento sono ancora carenti.
    Un in bocca al lupo a tutti noi.

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  4. Ma infatti si passeggia e si fa shopping, nel tempo libero.
    Chi si muove per lavoro o fuori dalle feste sempre per aquisti, è bloccato.
    Ricordo a me stessa, che qualcuno vuole la città 15 minuti, cioè se a 15 minuti hai il mezzo pubblico ti impediscono di usare l’auto.
    Ma per arrivarci devo quindi anticiparmi di 30 minuti (mentre con la macchina no), e se ho più tappe, devo anticiparmi del tempo tra una tappa e l’altra per prendere le coincidenze del mezzo pubblico(con la macchina no). Per non parlare della pioggia.
    In pratica per fare più cose, devo avere molto più tempo a disposizione.
    Con l’auto ho maggiore flessibilità, ma peccato che stanno chiudendo strade, restringendole, cambiando corsia, o facendo isole e Ztl.
    Ricordiamo che alcune fasce avranno necessità dell’auto, che è libertà.

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    1. Tutte, dico tutte, le citta’ con alti indici di vivibilita’ riducono l’accesso alle auto al centro storico e hanno ampie zone pedonali. Tutte.
      A Messina, chissa’ perche’, e’ una violazione dei diritti umani.
      Serena, nessuno t’impedisce di prendere la macchina. Nessuno. Non la puoi piu’ parcheggiare con 4 frecce davanti alla Rinascente, tutto qui. Sono sicuro che sopravviverai.

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  5. Viale San Martino da via Santa Cecilia in poi al “ buio” senza alcun addobbo o luminaria!! Che tristezza

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  6. Il commento di sperticato è da applausi. Condivisibile in ogni singola virgola.

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