Redditi ai "piani alti" di Enti e partecipate: c'è chi dichiara 578 euro l'anno

Redditi ai “piani alti” di Enti e partecipate: c’è chi dichiara 578 euro l’anno

Rosaria Brancato

Redditi ai “piani alti” di Enti e partecipate: c’è chi dichiara 578 euro l’anno

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lunedì 13 Marzo 2017 - 23:31

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato i dati relativi ai vertici di Enti nominati a livello nazionale. Grazie alla Prefettura di Messina siamo riusciti a visionarli.

Attraverso le Prefetture la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha messo a disposizione la visualizzazione del bollettino annuale contenente le dichiarazioni patrimoniali e reddituali di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni Enti. Si tratta in particolare del bollettino relativo all’anno 2016 (redditi 2015), concernente le dichiarazioni patrimoniali e reddituali di titolari di cariche direttive di cui all’art. 12 della Legge 5 luglio 1982, n. 441.

Purtroppo i dati pubblicati riguardano esclusivamente i vertici di Enti, Partecipate e società a livello nazionale o di nomina governativa e nazionale, pertanto in questa sede non risultano i redditi dei ruoli di vertice a livello regionale o locale, ma faremo in modo, nelle prossime settimane di riuscire ad aver accesso anche a quei dati.

Ringraziamo la Prefettura di Messina e l’Ufficio di gabinetto, per aver consentito la visione dei redditi di presidenti, vice presidenti, amministratori delegati, figure di vertice di Enti e partecipate a livello nazionale.

Riportiamo i casi più “curiosi”, perché a fronte di dichiarazioni di reddito che superano le centinaia di migliaia di euro, c’è anche chi ha dichiarato cifre inferiori ai mille euro l’anno, o al massimo di due mila, 4 mila euro. Non sappiamo come possano riuscire ad arrivare a fine mese, pur ricoprendo incarichi di primo piano e confidiamo in un supporto di solidarietà da parte della collettività.

ALCUNI ESEMPI DA MENO DI MILLE EURO ANNUI

C’è chi, stando al Bollettino del Ministero, non raggiunge i mille euro l’anno. Abbiamo riscontrato solo due casi e li riportiamo:

Alberto Cirio- presidente del Gal Langhe e Roero Leader Scarl. Per lui il reddito complessivo derivante dalla dichiarazione dei redditi è di 657 euro per il 2015.

Teresio Di Pietro- presidente Molise Sviluppo, sta peggio del signor Cirio, dal momento che il reddito risultante è di 578 euro l’anno. La cosa più bizzarra è che, poche righe più sotto, il consigliere di Molise Sviluppo, Gino Di Silvestro, risulta di gran lunga più benestante del suo presidente, con 22.745 euro l’anno.

MENO DI 10 MILA EURO ANNUI

Domenico Maschi- vicepresidente Oglio Po Terre d’Acqua srl, risulta comproprietario di 3 fabbricati a Farini, 2 a Guadesco pieve Delmona, ha auto d’epoca Opel record e Mercedes, una Vespa d’epoca, una Mercedes in comproprietà, due trattori ed un reddito complessivo di 2.925,00 euro.

Andrea Rotta- vicepresidente dell’Ente Parco dell’arcipelago della Maddalena ha un reddito complessivo rimasto invariato rispetto al 2014 di 3.162 euro l’anno.

Gioia Maria Ghezzi- presidente Ferrovie dello Stato SPA, risulta comproprietaria di un’abitazione a Palaia e di un’altra a Londra, proprietaria di un fabbricato a Palaia e comproprietaria di terreni agricoli nello stesso Comune. Ha un’auto Astra Vuaxhall del 2013 e alcune quote in condivisione con coeredi della Triboniano 103 srl.

Reddito complessivo del 2015: 4.046.

Vittorio Rispoli- direttore generale Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici spa), risulta proprietario di 9 fabbricati a Roma e di un fabbricato in comproprietà a Davoli. Ha una Fiat 500 del 2014 ed una Maserati Ghibli del 2016. Reddito complessivo: 4.498 euro nel 2015.

Gabriele Ferraro- presidente Mercato ortofrutticolo Villafranca di Verona , reddito 5.372 euro

Claudio Ferri- presidente Cosmob (Consorzio mobile laboratorio prove qualità)- reddito 5.133 euro

Alessandro Rapone- Amministratore unico Amir spa, risulta proprietario del 50% dell’abitazione a Riccione e di azioni pari allo 0,01% della Rimini Fiera. Reddito complessivo: 6.298 euro.

Rolando Andreoli- presidente Consorzio mercato ortofrutticolo Bussolengo Pescantina- 6.856 euro

TRA I 10 MILA ED I 16 MILA EURO L’ANNO

Anche questa fascia ha numerosi vertici di Enti che però riescono a malapena ad arrivare a 12 mila euro in 12 mesi. Almeno stando alle loro dichiarazioni dei redditi.

Marco Cardi- liquidatore Valdarno sviluppo, con un’abitazione in comproprietà arriva nel 2015 ad un reddito di 10.732, euro

Zeno Avenanti, vicepresidente Cosmob, comproprietario: di 3 immobili, di 1 magazzino, 1 autorimessa, 1 opificio, proprietario di una Fiat panda del ’99, di una Fiat 16 ha un reddito di 12.858 euro

Simonetta Della Seta- direttore Museo nazionale dell’ebraismo, proprietaria di un fabbricato 15.346 euro

Superano i 16 mila euro: Gianluca Bagnara- presidente Fiera di Forlì 16.496, Valentino Marconi, presidente Consorzio Mercato Ortofrutticolo Bussolengo Pescantina (16.567), Francesco Rocca, presidente Ente strumentale della Croce Rossa Italiana (16.498).

Si tratta solo di alcuni esempi, i più evidenti, di redditi dichiarati da parte di chi ricopre un ruolo in un Ente pubblico. Non risultano messinesi tra questi citati.

Nelle prossime settimane cercheremo di trovare i dati relativi ai vertici di Enti, società e partecipate siciliane.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. NON RISULTANO MESSINESI? ALTRA GRADUATORIA CHE MESSINA PUO’ VANTARE COME TUTTE LE ALTRE CHE E’ TRA LE ULTIME CITTA’ IN ITALIA. VOGLIO DIRE CHE SE MANCANO I MESSINESI SIGNIFICA CHE, AD ES, LAUREATI CHE RICOPRONO POSTI O INCARICHI NON RIESCONO A FARSI NOTARE O IMPORSI. POSSO ESSERE MALIGNO?

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  2. NON RISULTANO MESSINESI? ALTRA GRADUATORIA CHE MESSINA PUO’ VANTARE COME TUTTE LE ALTRE CHE E’ TRA LE ULTIME CITTA’ IN ITALIA. VOGLIO DIRE CHE SE MANCANO I MESSINESI SIGNIFICA CHE, AD ES, LAUREATI CHE RICOPRONO POSTI O INCARICHI NON RIESCONO A FARSI NOTARE O IMPORSI. POSSO ESSERE MALIGNO?

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  3. TRA POCO CONSTATATE LE PRECARIE CONDIZIONI ECONOMICHE DI QUESTI PROFESSIONISTI VERRANNO DECURTATE LE “RICCHE” PENSIONI, O SOSTENTAMENTO O PANE E CIPOLLA O BRODAGLIA NELLE CIOTOLE, CONCESSE PER “PIETA'” AGLI INVALIDI DISOCCUPATI, IN QUANTO QUALCHE IDIOTA DIRA’ CHE IL DIVARIO TRA LE PENSIONI DI INVALIDITA’ E I LORO REDDITI RISULTANO RICCHI GLI INVALIDI CON € 220.00 / € 290.00. PER QUESTO “SCANDALO” VERRANNO DECURTATE. RICEVERO’ INSULTI O ALTRO, MA CHI SE NE FREGA E’ AMARA CONSIDERAZIONE. INVALIDI NON HANNO NULLA NE’ DALLA VITA E NE’ DALLO STATO COME LAVORO E DIGNITA’. FACCIO RILEVARE CHE E’ LO STESSO STATO CHE CONCEDE LA POSSIBILITA’ DI FAR RISULTARE POSSESSORI DI LAMBORGHINI E CASE CON PISCINE PIU’ POVERI DELLE LORO CAMERIERE O DIPENDENTI

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  4. TRA POCO CONSTATATE LE PRECARIE CONDIZIONI ECONOMICHE DI QUESTI PROFESSIONISTI VERRANNO DECURTATE LE “RICCHE” PENSIONI, O SOSTENTAMENTO O PANE E CIPOLLA O BRODAGLIA NELLE CIOTOLE, CONCESSE PER “PIETA'” AGLI INVALIDI DISOCCUPATI, IN QUANTO QUALCHE IDIOTA DIRA’ CHE IL DIVARIO TRA LE PENSIONI DI INVALIDITA’ E I LORO REDDITI RISULTANO RICCHI GLI INVALIDI CON € 220.00 / € 290.00. PER QUESTO “SCANDALO” VERRANNO DECURTATE. RICEVERO’ INSULTI O ALTRO, MA CHI SE NE FREGA E’ AMARA CONSIDERAZIONE. INVALIDI NON HANNO NULLA NE’ DALLA VITA E NE’ DALLO STATO COME LAVORO E DIGNITA’. FACCIO RILEVARE CHE E’ LO STESSO STATO CHE CONCEDE LA POSSIBILITA’ DI FAR RISULTARE POSSESSORI DI LAMBORGHINI E CASE CON PISCINE PIU’ POVERI DELLE LORO CAMERIERE O DIPENDENTI

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