Palio clandestino a Messina, confermate condanne al processo Pista di Sabbia

Reggono le condanne per 9 persone implicate nell’organizzazione delle corse clandestine di cavalli a Messina. La Corte d’Appello di Messina (presidente Tripodi) ha confermato in todo la sentenza emessa in primo grado nel 2015, quando il Tribunale aveva condannato Placido Siracusano a 5 anni e 6 mesi, 4 anni e 4 mesi ad Antonio Romeo, Antonino Tricomi e Davide Tricomi, 3 anni e 3 mesi a Salvatore Tricomi, un anno a Francesco Tricomi, 2 anni a Carmelo Scotto, infine Santo Currò ad un anno e 10 mesi, Salvatore Mangano ad un anno e 5 mesi e Mario Di Bella ad un anno ed 1 mese. Dieci persone erano state invece assolte.

Il Collegio è andato oltre la richiesta dell’Accusa, che aveva sollecitato la prescrizione per uno degli imputati. Confermata quindi l’accusa di associazione per quelli che collaboravano ai pali clandestini ed ai veterinari che avrebbero aiutato le scuderie a dopare i cavalli, maltrattati per le gare. La Lav e l’associazione Horse Angels sono parti civili al processo.

Impegnati nelle difese gli avvocati Filippo Mangiapane, Salvatore Silvestro, Alessandro Billè, Tancredi e Francesco Traclò.

L'indagine portó a 20 arresti, nell'aprile 2011. Le attività dei carabinieri però andavano avanti dal 2006 e permisero di documentare e tracciare tutta la "catena": dagli organizzatori ai cassieri delle corse, passando dai fantini e dai veterinari. In mezzo, la sorte dei poveri animali, spesso abbandonati alla più atroce delle morti, quando non più utili.

Alessandra Serio