L’ Udc pronta a ritirare l’appoggio al governo regionale, ma Lombardo spera in un ripensamento degli alleati

L’ Udc pronta a ritirare l’appoggio al governo regionale, ma Lombardo spera in un ripensamento degli alleati

L’ Udc pronta a ritirare l’appoggio al governo regionale, ma Lombardo spera in un ripensamento degli alleati

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martedì 27 Dicembre 2011 - 07:05

In un post pubblicato sul suo blog, il presidente della Regione sollecita un confronto i centristi e gli altri alleati al fine di rilanciare l’azione amministrativa del governo

Il rapporto tra il governatore siciliano Raffaele Lombardo e l’Udc è a un punto di svolta. L’ennesimo. Dopo aver contribuito all’ elezione dell’esponente dell’Mpa nel 2008 ed essere stati buttati fuori dalla giunta per poi rientrare, dalla finestra, a sostegno dell’attuale governo tecnico, i centristi sono pronti a rompere nuovamente con il presidente della Regione. Stamattina, infatti, si terrà alle 10, nella sede messinese del partito, la riunione del coordinamento regionale dell’Udc siciliano ed all’ordine del giorno ci sarà proprio l’uscita dal governo della Regione. Il mal di pancia del partito di Casini nasce innanzitutto dall’eccessivo protrarsi della fase tecnica , non più digerita dal coordinatore regionale D’Alia e dai colleghi , ma anche dai problemi legati ai conti della Regione, soprattutto alla luce dei tagli del governo nazionale, che lasciano intravedere presagi assai poco confortanti. La decisione finale dell’Udc si conoscerà in giornata , ma intanto Lombardo prova a far cambiare idea agli alleati e, in un post pubblicato sul suo blog, sollecita un confronto i centristi e gli altri alleati al fine di rilanciare l’azione amministrativa del governo.
«Mi auguro – scrive Lombardo – che il disagio delle forze politiche, non solo dell’Udc ma anche dell’Mpa e degli altri partiti, per un riassetto complessivo e un rilancio in vista delle elezioni possa rientrare. Il riassetto è indispensabile e in questo senso mi impegno e mi auguro che il confronto con l’Udc e con gli altri partiti alleati possa tornare su un binario di collaborazione proficua per tutti. Non c’è dubbio che la giunta politica abbia i suoi vantaggi e i suoi pro indiscutibili. Si tratta però di un ragionamento che andiamo facendo in una fase in cui bisogna rilanciare l’azione amministrativa. Che l’Udc abbia le sue ragioni l’ho sempre riconosciuto e si era detto che immediatamente dopo il bilancio se ne sarebbe discusso. Pensavamo di approvarlo prima della fine dell’anno ma poi c’è stata la manovra di Monti che rimette in discussione i conti e che ci richiede uno sforzo notevole per farli quadrare nuovamente e quindi si allungano i tempi. Io credo che comunque il ragionamento sull’equilibrio della giunta e sulle persone che la compongono si debba fare e sono pronto a farlo. L’ho detto anche ai vertici dell’Udc e credo che ci sia qualcosa da aggiustare e che ciò riguardi l’assetto complessivo e tutti i partiti che compongono la maggioranza. E’ una esigenza avvertita da tutti che non può che trovare riscontro anche nel presidente della Regione».
«Non credo – continua Lombardo- si tratti di imporre politici in giunta che poi non sarebbe più tecnica. Si tratta di trovare le persone giuste che abbiano al tempo stesso la competenza e la sensibilità politica che serve per rilanciare l’azione amministrativa. Credo che si convenga che non saranno deputati, ma che ci sia necessità di una revisione l’ho sempre sostenuto e assicurato. Se si fosse approvato il bilancio entro fine anno avremmo già affrontato la questione. Da qui alla riapertura dell’assemblea c’è il tempo e la volontà perché anche il problema dei numeri che di certo penalizza l’Udc possa essere risolto. A proposito dei dirigenti generali non può esserci una proroga. Intanto interrompiamo il rapporto con i direttori che scadono e in seguito si ragionerà su quali confermare e quali spostare di dipartimento e quali nominare per superare gli interim che vanno colmati. Questo va fatto valutando l’efficienza dell’azione dei dirigenti e seguendo ragionamenti e proposte degli alleati. Io sono pronto ad essere il punto di ascolto finale perché anche qui un equilibrio e una efficienza siano assicurati. Sono convinto che si debba rinsaldare la coalizione che attualmente sostiene il governo e anche aprire un dialogo con chi ci voglia stare anche al di fuori di quella maggioranza perché l’apporto di tutti è più che utile, questo è fuori di dubbio e in tal senso io mi muoverò nei prossimi giorni. Giorni di lavoro, domani abbiamo giunta e poi vedrò il sottosegretario Catricalà per affrontare alcuni nodi fondamentali che riguardano ordinanze tra le quali quelle di protezione civile per i comuni interessati al dissesto e alle precipitazioni delle settimane scorse, e la vertenza con le Ferrovie dello stato sulla quale ho assunto un impegno, tutte questioni sulle quali mi prefiggo di avere un confronto con tutti sull’azione di governo e sulle cose da fare in questo scorcio di legislatura». (DLT)

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