"Masterlaac", premiata l'Emodinamica dell'ospedale Papardo

“Masterlaac”, premiata l’Emodinamica dell’ospedale Papardo

Redazione

“Masterlaac”, premiata l’Emodinamica dell’ospedale Papardo

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venerdì 24 Marzo 2023 - 12:21

La Giuria di esperti ha assegnato il primo posto al dottor Marco Cerrito

MESSINA – In Italia ogni anno si verificano 200mila ictus e uno su quattro è direttamente connesso alla fibrillazione atriale. In questo ambito clinico pochi giorni fa, a Siracusa, si è svolta la prima edizione di “Masterlaac”, evento condotto da Veronica Gervaso – vicecaporedattrice economia e conduttrice del TG5 – finalizzato a divulgare le procedure di occlusione percutanea di auricola sinistra. Il tutto attraverso un contest tra tutte le principali strutture sanitarie che si occupano di quest’intervento. La giuria ha premiato l’Emodinamica messinese del Papardo, assegnando un primo posto al dottor Marco Cerrito per la particolarità e l’originalità del caso. Secondo posto al medico Claudio Sanfilippo dell’ospedale Policlinico G. Rodolico di Catania e il terzo posto al dottor Salvatore Evola dell’ospedale Policlinico Giaccone di Palermo. “La costante diffusione di quest’intervento contribuirà ad aumentare sempre di più il numero dei pazienti fibrillanti che potranno essere protetti dalle ischemie cerebrali senza rischiare eventi emorragici”, fanno sapere gli organizzatori dell’iniziativa.

Quasi 20 milioni rischiano l’ictus per quest’aritmia

A soffrire di tale aritmia cardiaca è circa il 2% della popolazione, in Europa circa dieci milioni di persone ne soffrono e nel 2030 saranno quasi venti milioni a rischiare un ictus per tale aritmia. Solo in Italia il costo per il Servizio sanitario nazionale s’aggira intorno ai 16 miliardi. Per poter ridurre i rischi di ischemia cerebrale al minimo possibile, vengono impiegati i farmaci anticoagulanti, che rendendo meno probabile la formazione di coaguli a livello del cuore proteggo il cervello da emboli. Di contro tali terapie, soprattutto su soggetti con condizioni specifiche di fragilità, possono favorire emorragie anche gravi.
Al fine di proteggere dalle ischemie cerebrali anche i pazienti che non possono fare terapia anticoagulante o per i quali assumere tali farmaci condizionerebbe un alto rischio emorragico, da diversi anni è stato sviluppato l’intervento di: “Chiusura percutanea dell’auricola sinistra”.

Si tratta di un intervento di una trentina di minuti in anestesia locale che, attraverso un foro di 2 mm nella vena della gamba, permette di posizionare una sorta di “tappo” all’interno della piccola struttura chiamata auricola. Una piccola struttura dove si formano i coaguli connessi a tali ischemie cerebrali nei pazienti fibrillanti. Da anni la Sicilia si è fortemente distinta in tali procedure, tanto da essere tra le primissime regioni d’italia per numero di impianti effettuati e pazienti protetti, fanno sapere sempre gli organizzatori dell’evento.

La giuria di esperti

La giuria era composta da Sergio Berti, direttore dell’Unità operativa di Cardiologia diagnostica e interventistica presso Fondazione Gabriele Monasterio Regione Toscana Cnr; Francesco Tomassini, responsabile Struttura Semplice di Emodinamica ospedale di Rivoli presso Asl To3; Fabrizio Ugo, direttore struttura di Emodinamica presso l’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli.

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