Messina. 17 giorni dopo il voto, oggi la proclamazione dei consiglieri

Messina. 17 giorni dopo il voto, oggi la proclamazione dei consiglieri

Marco Olivieri

Messina. 17 giorni dopo il voto, oggi la proclamazione dei consiglieri

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mercoledì 29 Giugno 2022 - 07:01

L'Ufficio centrale, guidato dal magistrato Bonanzinga, completa la verifica elettorale e decide se sarà assegnato il premio di maggioranza

MESSINA – Dopo la giornata intensa di ieri, l’Ufficio centrale guidato dal magistrato Corrado Bonanzinga conclude stamattina la verifica elettorale. Si procederà alla proclamazione dei 32 consiglieri e si prenderà una decisione in merito all’eventuale premio di maggioranza a favore di tre liste a sostegno del sindaco. Una mattina per sciogliere nodi che sembrano infiniti. Inizialmente si pensava che fosse ieri il giorno decisivo. Ma la mole di votazioni da esaminare ha reso necessario spostare l’epilogo alla mattina di oggi.

Un ritardo di 17 giorni, che sembrano anni o secoli, a conferma dei limiti della macchina elettorale. Tutto da rivedere e da rifare per quanto riguarda la gestione delle elezioni. Dall’auspicabile formazione di presidenti e scrutatori, autori di errori a volte clamorosi, alla necessità che si evitino situazioni come quella dei cambi di sezione, con elettori sballottati da un posto all’altro.

In diversi casi, testimoniano parecchi candidati al Consiglio, lo spostamento di sezione, con le file eccessive, dovute pure al voto in un solo giorno, ha fatto desistere gli elettori, costretti a tornare a casa senza esprimere le loro preferenze.

L’incapacità di sentirsi normale come città

Questi lunghi 17 giorni di verifica elettorale, di plichi riaperti e di sviste a cui rimediare, hanno forse acuito la sensazione dei messinesi di non sentirsi “normali”, mentre il resto d’Italia ragionava sugli esiti dei ballottaggi. La città è sembrata vivere in un’altra dimensione temporale, priva di certezze sugli esiti delle amministrative, quasi a conferma di un presente pieno d’incertezze e di disagi.

Sull’argomento dei gravi ritardi è intervenuto il gruppo d’iniziativa e di resistenza civica “Rispetto Messina”, che ha pure criticato la legge elettorale siciliana. Una legge che consente di vincere al primo turno con il 40 (e non il 50 più uno, come in ambito nazionale) e che prevede “l’assurdo sbarramento del cinque per cento. Uno sbarramento che impedisce la presenza istituzionale di tante sensibilità politiche e civiche minoritarie”.

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Un commento

  1. bonanno giuseppe 29 Giugno 2022 08:56

    BUDDACILANDIA NON SI E SMENTITA NEANCHE IN QUESTO………..E ANCORA I MISSINISI SENZA SANGU NTE VINI NON SI RIBELLANU……..

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