Messina. Diritto del lavoro, tra discriminazione e trasformazioni: "Serve un futuro migliore" AUDIO

Messina. Diritto del lavoro, tra discriminazione e trasformazioni: “Serve un futuro migliore” AUDIO

Carmelo Caspanello

Messina. Diritto del lavoro, tra discriminazione e trasformazioni: “Serve un futuro migliore” AUDIO

venerdì 24 Maggio 2024 - 11:18

L'Università di Messina al centro del dibattito nazionale, il XXI Congresso Aidlass traccia la rotta per un mercato del lavoro più giusto e sicuro. Interviste ai professori Garilli e Ferluga

Garilli
ASCOLTA l’intervista al professore Alessandro Garilli
ferluga
ASCOLTA l’intervista alla professoressa Loredana Ferluga
Caspanello
di Carmelo Caspanello


MESSINA – La città di Messina torna al centro del dibattito nazionale sul diritto del lavoro e la sicurezza sociale, ospitando il XXI Congresso nazionale dell’Associazione italiana di Diritto del lavoro e della sicurezza sociale (Aidlass). Dal 23 al 25 maggio, l’Università degli studi di Messina accoglie studiosi e professionisti per discutere un tema di grande attualità: “Diritto antidiscriminatorio e trasformazioni del lavoro”. L’evento, organizzato dalla Cattedra di Diritto del lavoro del dipartimento di Giurisprudenza sotto la guida della professoressa Loredana Ferluga, è un ritorno simbolico, segnando settant’anni dal primo Congresso nazionale di Diritto del Lavoro tenutosi nella vicina Taormina, nel 1954. Il Congresso ha avuto inizio con una cerimonia inaugurale nell’Aula Magna del rettorato. Tra i partecipanti ai saluti istituzionali il prorettore vicario, Giuseppe Giordano, il sindaco di Messina, Federico Basile e altre autorità locali e accademiche. Il professor Alessandro Garilli, presidente dell’Aidlass, ha aperto ufficialmente i lavori.

Professor Garilli, quale è l’importanza del tema scelto per il Congresso?
“La discriminazione è un fenomeno ben noto, che oggi riguarda non solo il genere, ma tutte le condizioni di particolare debolezza. È necessario che la norma giuridica intervenga per riequilibrare queste posizioni.  Questo è il tema fondamentale del nostro Congresso”.
Come è cambiato il diritto del lavoro in Italia dal primo congresso del 1954?
“Il diritto del lavoro è cambiato moltissimo. Dagli anni ’50 agli anni ’60 iniziarono le prime tutele per il lavoro a tempo determinato e per i licenziamenti. Lo Statuto dei lavoratori rappresentò il culmine delle tutele, ma le crisi economiche hanno poi portato a un abbassamento delle protezioni. Oggi, per esempio, la tutela contro i licenziamenti illegittimi è diventata prevalentemente risarcitoria. Se c’è il licenziamento, il posto del lavoro oggi di solito si perde, il giudice non lo tratta più”.

Quale area del diritto del lavoro ritiene più critica da riformare?
Tra i temi più problematici del diritto del lavoro emerge la disciplina dei licenziamenti. Le ultime riforme, tra cui la legge Fornero sul mercato del lavoro (nota come Jobs Act) e la legge Fornero previdenziale (che non ha attinenza con il tema in questione), hanno generato una serie di criticità giuridiche. La Corte costituzionale è intervenuta parzialmente, dichiarando l’incostituzionalità di alcuni aspetti, ma è necessario un intervento più organico per ridefinire l’assetto complessivo della disciplina, attualmente molto confuso. Oltre ai licenziamenti, un’altra area di grande importanza è la lotta alla discriminazione. Un esempio concreto è la direttiva europea sul gender pay gap, la differenza di retribuzione tra uomini e donne. Nonostante la direttiva sia stata emanata nel 2023, ad oggi non è ancora stata attuata nel nostro ordinamento”.

Quali sono le sue aspettative per il futuro del diritto del lavoro in Italia?
“È difficile fare previsioni. Le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale potrebbero ridurre o aumentare l’occupazione. Mi auguro che ci sia nuova occupazione di qualità, ma ciò richiede una progettualità che attualmente manca”.

PROFESSORESSA FERLUGA, come valuta l’evoluzione del diritto del lavoro negli ultimi 70 anni?

“Il primo congresso del 1954 fu fondamentale. Il ritorno dell’Associazione a Messina (nel ’54 l’associazione non era ancora nata) su un tema così complesso e attuale come il diritto antidiscriminatorio è altrettanto significativo”.

Quali sono le implicazioni pratiche del diritto antidiscriminatorio nel quotidiano?
“L’ingresso di tecnologie come macchine, computer e intelligenza artificiale ha rivoluzionato il mondo del lavoro, non solo quello manuale, ma anche quello intellettuale, creativo e di scrittura. La tecnologia permea ormai ogni aspetto della nostra vita lavorativa, divenendo elemento imprescindibile del quotidiano. Questo cambiamento porta con sé nuove sfide e necessità di tutela per i lavoratori. Lavorare costantemente al computer e con l’intelligenza artificiale può comportare un aumento della stanchezza e del rischio di stress. Queste situazioni evidenziano la necessità di tutelare il benessere psicofisico del lavoratore nell’era digitale. È fondamentale che il diritto si adegui alle trasformazioni del lavoro e ponga attenzione ai nuovi profili di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le norme devono essere aggiornate per regolamentare questi aspetti e garantire tutele adeguate in un mercato del lavoro in continua evoluzione”.

Professoressa, il dipartimento di Giurisprudenza di Messina ha ottenuto il riconoscimento di eccellenza per il quinquennio 2023-2027. Quali sono i progetti e le iniziative in programma per rafforzare ulteriormente questo primato?
“Il Dipartimento, guidato dal Professor Alessio Lo Giudice, è impegnato in molteplici iniziative per migliorare il nostro già eccellente panorama. Poco prima del congresso. Le iniziative in corso e in programma riguardano tutti i settori scientifico-disciplinari, dal diritto del lavoro al diritto civile, agrario e amministrativo. Ogni settore è coinvolto in progetti attivi o futuri”.

Quali sono le sue speranze e le aspettative per il futuro del diritto del lavoro e della sicurezza sociale in Italia? Quali passi ritiene necessari per affrontare le sfide emergenti?
“Ogni giorno sentiamo di lavoratori che muoiono sul lavoro e di persone discriminate per vari motivi. Questo non può più accadere. Attraverso convegni come questo, dove autorevoli relatori offrono spunti di riflessione, auspico che si possa contribuire a ridurre, se non eliminare, queste tragiche realtà”.

Le sessioni del Congresso proseguono oggi nell’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” del Polo Papardo, dove si discuterà fino a domani, 25 maggio.  

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007