Politica

Messina. Ecco il bando pubblico per l’assegnazione di beni confiscati alla mafia

Il Comune di Messina avvisa che è in fase di pubblicazione, sull’Albo Pretorio online e sul sito del Comune, l’Avviso per l’assegnazione di immobili a titolo gratuito. Gli immobili in questione sono stati confiscati alla criminalità organizzata e potranno presentare la propria disponibilità di gestione: enti, comunità, associazioni di volontariato, cooperazioni, centri di recupero ed anche soggetti già assegnatari di beni confiscati che non sono stati dichiarati decaduti.

Come effettuare la richiesta

I soggetti citati potranno inviare le richieste di ammissione al bando tramite pec (posta elettronica certificata) intestata a loro nome, all’indirizzo mail patrimoniomessinaspa@pec.it . Gli interessati avranno tempo fino al 15 maggio.

Modalità di valutazione

Sarà una Commissione a giudicare le domande ricevute, valutando con un punteggio massimo di 100\100. Verranno escluse le domande che otterranno una valutazione inferiore a 40\100. Nel caso in cui due domande ottenessero un punteggio uguale, la procedura prevede un sorteggio pubblico. Infine sarà realizzata una graduatoria basata sui punteggi.

Come partecipare alla procedura

I concorrenti potranno prendere parte alla procedura solo se a conoscenza degli immobili per cui hanno presentato la richiesta. A seguito di un accordo con la Società Patrimonio Messina S.P.A, sarà effettuato un sopralluogo. La richiesta del sopralluogo dovrà essere inviata all’indirizzo PEC sopracitato, entro le ore 12 del 7 maggio. L’oggetto dovrà avere la dicitura:
“SELEZIONE PER L’ASSEGNAZIONE IN CONCESSIONE D’USO A TITOLO GRATUITO DI IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA – RICHIESTA DI SOPRALLUOGO PER IL BENE N.____” . Dovranno essere dichiarati anche i propri dati anagrafici e telefonici. Al termine della visita il concorrente otterrà un attestato da presentare per partecipare al bando, assieme ai documenti richiesti. I soggetti che si aggiudicheranno l’immobile saranno tenuti a sottoscrivere l’apposita convenzione con relative spese a loro carico. Lo stesso soggetto può essere concessionario di più beni.