Ultimo fine settimana di visite
Andar per ville, tuffarsi nei parchi, trovare spunti sempre nuovi in una città che tira fuori il suo verde: questo ultimo weekend delle Vie dei Tesori – sabato 4 e domenica 5 ottobre – a Messina, sarà veramente tutto in città, alla ricerca di spunti inediti, angolazioni fuori dall’abituale, come quelle offerte dall’esclusivo Circolo di Palazzo Carrozza, una novità di questa edizione: è uno dei palazzi più belli della Ricostruzione post sisma e visitarlo vuol dire immergersi in un’atmosfera immobile, rarefatta, sontuosa, con decori che rendono omaggio ad un Medioevo immaginario, tra bifore e trifore, e perfino il “nodo di Salomone”. Si potrà anche affacciarsi dalla terrazza sullo Stretto, un colpo d’occhio simile a quello che offre Villa Rodriguez, altro luogo inedito di quest’anno: realizzata negli anni Venti del ‘900 dall’architetto Guido Viola per la famiglia De Natale, poi divenne dimora dei Rodriquez, i primi costruttori degli aliscafi: sale e salottini, la piccola biblioteca, il giardino profumato, immersi in un’atmosfera primi ‘900. E una scoperta sarà (per chi ancora non la conosce) Villa Cianciafara, uno dei pochi esempi di architettura settecentesca sopravvissuta al sisma del 1908. Nata come tenuta agricola, la villa è “immobile” nel tempo con le sue case coloniche, gli attrezzi e i luoghi del lavoro, i magazzini, la cappella. E nei salotti, anche le opere del fotografo e incisore Filippo Cianciafara, che era cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e di Lucio Piccolo. E se di ville ne avete abbastanza, bisogna dirigersi verso Sant’Agata per il parco della nobile famiglia messinese dei Labruto, un vero e proprio orto botanico privato con 365 specie, un grande giardino, frutteti, una pineta, le piante tropicali e subtropicali.
Ultimo weekend anche per visitare il Seminario arcivescovile dove si forma il clero messinese, e dove troverete i celebri bozzetti e cartoni di Aristide Sartori per i mosaici del Duomo. Aprono le porte per l’ultima volta anche i tre istituti religiosi: lo Spirito Santo, parte del complesso delle monache cistercensi, con le sue antiche celle scavate nella roccia; il Sacro Cuore che custodisce l’ulivo di San Placido, e l’Eremo della Madonna degli Angeli, oasi di preghiera sulle alture di Fondo Fucile, voluta dagli eremiti di San Pacomio. Sarà bellissimo percorrere ancora una volta il cunicolo segreto che collega l’altare maggiore della Cattedrale con la Cappella del Santissimo Sacramento che conserva le reliquie donate da re Alfonso il Magnanimo al cavaliere catalano Sancho de Heredi; o scoprire la splendida Cappella dei Canonici, con il retablo marmoreo che riproduce l’Adorazione dei Magi di Cesare da Sesto.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire i coupon sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città. I coupon sono donazioni a organizzazioni di utilità sociale e senza scopo di lucro che, se fatte on line (e quindi tracciabili) sono scaricabili dalla dichiarazione dei redditi. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite guidate, da 10 euro per 4 visite, da 3 euro per una singola visita guidata. Per le passeggiate è previsto un coupon da 8 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.it. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo biglietti da 3 euro.




