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Messina. Opere anti pesca a strascico, via ai lavori. Il progetto voluto da Peppe Sanò

Via al posizionamento dei manufatti per contrastare la pesca abusiva “a strascico” nella fascia marina davanti a Capo Peloro. Sul fondale saranno collocate strutture piramidali per il ripopolamento delle specie di flora e fauna locale.

E’ quanto prevede il progetto Master, Misure anti strascico – tutela e ripopolamento Capo Peloro, proposto dall’ex consigliere della VI circoscrizione Giuseppe Sanò, scomparso a maggio scorso, e sposato dal Comune di Messina.

Il 16 novembre il responsabile unico del procedimento, l’arch. Vincenzo Falcone, ha autorizzato la Laresub di Rosario Costa, in subappalto dalla Sogemar Costruzioni, a fare i lavori di collocazione di misure antistrascico; il 26 novembre la richiesta alla Capitaneria di Porto, poi il via libera.

A partire da oggi e fino al prossimo 31 marzo, tramite il motopontone Albatros, la Laresub collocherà 40 blocchi in calcestruzzo sommersi antistrascico; 18 piramidi sommerse composte da tre piastre; 22 piramidi sommerse composte da dodici piastre; una piramide sommersa composta da trenta piastre. Tutte le piastre sono da un metro e 20 centimetri.