"Sopralluoghi" è in esposizione fino al 16 marzo e inaugura un clclo d'incontri tra politica, arte e città
MESSINA – La città e il mare: un rapporto non sempre fecondo. Sembra paradossale ma non sempre i messinesi, estate a parte, mantengono uno sguardo costante sullo Stretto. Per “Sopralluoghi_01″, le fotografie di Dino Mondello, medico che coltiva la passione per l’arte visiva e la cultura, mirano a riannodare il filo di questo rapporto. E valorizzano il senso del mistero e dell’ignoto che ogni immagine trasmette. In esposizione fino al 16 marzo al numero 14 di via Calamech a Messina, nello studio d’artista di Gianfranco Anastasio, si tratta del primo episodio di una serie di momenti tra arte, politica e città, incentrata proprio sul tema del mare.
Si legge nella presentazione dell’iniziativa: “Dodici fra artisti, fotografi, architetti, poeti, filosofi e storici si succederanno con una proposta di dialogo e un proprio taccuino di viaggio nello spazio della vetrina. Annotazioni, sguardi, passi, prospettive, attraversamenti, domande, incontri segreti, sentimenti colti lungo le strade, nelle piazze, dai margini e dall’esterno del corpo traspirante della città. Fra la terraferma e il mare, senza la pretesa di offrire soluzioni definitive e univoche per un rinnovato patto con il mare e con il proprio tempo”.
Per informazioni: mail sopralluoghi.stretto@gmail.com, pagine Fb e Instagram.
In tutte le città di mare ci sono gli approdi con le banchine alternate alla spiaggia. Città che hanno anche meno di un km. di spiaggia alternano la spiaggia a banchine ad uso delle imbarcazioni dei locali. Messina ha un record: è la città italiana con più spiaggia in assoluto. Messina ha anche un altro record: è la citta italiana con meno approdi per le imbarcazioni locali. Cittadine, anche di un migliaio di ab. sono ben più attrezzate di Messina. La regione impedisce a Messina di avere approdi adeguati ai bisogni dei messinesi, creando un disordine nelle spiagge, non essendoci una divisione tra il balneabile e gli approdi. In decine di km. di spiaggia si può creare tanto, invece non esiste nulla. Il mare è di tutti. Ognuno ha diritto di vivere il mare. Chi ama il bagno o stare sotto il sole e chi ama fare il giro in barca. Diamo ai messinesi gli stessi diritti di tutti gli italiani.