Messina, rischio idrogeologico a Santo Stefano. Sturniolo: "Noi in difesa dei territori"

Messina, rischio idrogeologico a Santo Stefano. Sturniolo: “Noi in difesa dei territori”

Redazione

Messina, rischio idrogeologico a Santo Stefano. Sturniolo: “Noi in difesa dei territori”

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lunedì 02 Maggio 2022 - 10:08

Il candidato sindaco di "Messina in Comune" si schiera al fianco del Comitato Vallata Santo Stefano

MESSINA – Il candidato sindaco della lista “Messina In Comune”, Luigi Sturniolo, ha incontrato una rappresentanza del comitato Vallata di Santo Stefano che da anni si batte per ottenere una via di fuga dalla zona, ancora oggi in stato di dissesto: “Hanno diritto a non dover guardare ogni giorno se piove o c’è il sole per saper se si vive o si muore”.

“Quali istituzioni si assumeranno la responsabilità se un giorno, malauguratamente, la vallata di Santo Stefano dovesse vivere una tragedia paragonabile a quella di Giampilieri e Scaletta Zanclea nella serata del 1° ottobre 2009? Perché questo è il rischio che corre quella vallata”, spiega Luigi Sturniolo.

L’invito a intervenire dalla Protezione Civile

Un allarme lanciato non soltanto dagli abitanti, che ben conoscono il loro territorio e sono consapevoli dello stato di dissesto idrogeologico in cui versa l’alveo torrentizio e dell’assenza di vie di fuga, ma sottolineato anche da Angelo Borrelli, capo del dipartimento della Protezione Civile. Alle loro voci si aggiunge anche quella del candidato sindaco Sturniolo.

«Il documento dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sottoscritto da Borrelli il 23 febbraio 2021, sottolinea, infatti, in risposta ad una dettagliata missiva inviata dal “Comitato per la rinascita di Messina”, che “ogni iniziativa volta alla gestione del territorio è attribuita alla esclusiva competenza degli Enti e Amministrazioni locali”, che Borrelli invita a verificare la veridicità di quanto denunciato e a volere mettere in atto “gli interventi strutturali e non strutturali” necessari a mitigare le condizioni di pericolo e garantire l’incolumità degli abitanti – spiega Sturniolo – Inutile dire che, nonostante la sollecitazione del Dipartimento nazionale di Protezione Civile e le promesse elettorali dell’ex sindaco Cateno De Luca, niente di significativo negli ultimi anni è stato fatto (né in termini di azioni, né in termini di progettazione) per ridurre i rischi cui perennemente i residenti sono sottoposti».

Il rischio idrogeologico è il più elevato

«È giusto sottolineare, però, il protagonismo civico degli abitanti della vallata di Santo Stefano, che si sono riuniti in Comitato per battersi per la propria sicurezza e la salvaguardia del territorio – evidenzia il candidato sindaco di “Messina In Comune” – Attraverso una mobilitazione fatta di iniziative e studi circostanziati, il Comitato ha evidenziato le opere necessarie a mettere in sicurezza il torrente, inserito nella categoria R4, che indica il rischio idrogeologico più elevato con probabilità di perdite di vite umane, lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale».

Comitato Vallata S. Stefano: “Torrente bomba pronta a esplodere”

«Il Comitato ha rilevato che il torrente è diventato una vera e propria bomba pronta a esplodere a causa, ad esempio, del fatto che in alcuni punti l’area tra l’alveo e i ponti è completamente ostruita. Per tale motivo – spiega Gino Sturniolo – il gruppo di cittadini sollecita da anni la realizzazione di una via di fuga, poiché l’unica strada che attualmente serve i paesi interessati in alcuni tratti è larga appena 4 o 5 metri e non presenta slarghi. Ne deriva un rischio elevatissimo nel caso in cui dovessero presentarsi situazioni d’emergenza che necessitino l’intervento di ambulanze. D’altronde, in caso di calamità naturale, l’assenza di una via di fuga causerebbe l’isolamento delle zone colpite».

Sturniolo: “Lottiamo in difesa dei territori”

«La condizione di rischio che gli abitanti dei villaggi di Santa Margherita, Santo Stefano Medio e Santo Stefano Briga vivono è simile a quello di altri villaggi adiacenti a torrenti che non ricevono da anni alcun tipo di manutenzione – conclude Sturniolo – Gli abitanti di quei villaggi hanno diritto a non dover “guardare ogni giorno se piove o c’è il sole per saper se domani si vive o si muore”. Noi ci siamo stati sempre nelle lotte in difesa dei territori. Noi saremo al loro fianco per imporre il diritto a vivere in sicurezza».

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