Messina. "Spezziamo le catene", giornata delle persone down

Messina. “Spezziamo le catene”, giornata delle persone down

Redazione

Messina. “Spezziamo le catene”, giornata delle persone down

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domenica 17 Ottobre 2021 - 06:50

"Amare ed esserci" il filo conduttore

Si è celebrata all’Accademia peloritana dei Pericolanti la Giornata Nazionale delle persone con sindrome di down. L’evento promosso dall’Associazione Meter e Miles ha avuto come tema quest’anno: “Spezziamo le catene”.

A moderare l’incontro di sensibilizzazione l’avv. Silvana Paratore: “E’ l’ambiente che forma l’individuo – ha detto -. I bimbi con deficit cognitivi, se adeguatamente stimolati e guidati lungo un percorso didattico adeguato, possono incrementare notevolmente le loro capacità intellettive e avere grandi margini di miglioramento nell’ambito delle loro autonomie personali e sociali”.

Incisivo il monito del presidente della Meter e Miles, Saro Visicaro: “Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica, gli interlocutori istituzionali e i responsabili dei mezzi d’informazione sulle esigenze e sulle potenzialità delle persone Down, per “rompere quelle catene” che da troppo tempo impediscono ad ogni persona down di vivere in modo autonomo, libero e felice. Per questo la Meter & Miles ritiene prioritariamente indispensabile rendere praticabili programmi di intervento precoce per e con i genitori. Il futuro di ogni fanciulla o fanciullo dipende dalle strategie riabilitative ed educative che servano a prevenire o compensare alcune carenze di sviluppo presenti alla nascita. Se ciò fosse fatto il futuro cammino sarebbe migliore”.

Il rettore dell’Università di Messina, Giovanni Cuzzocrea, e il pro rettore Giovanni Moschella hanno voluto sposare l’iniziativa volta a ricordare i diritti ed a rendere più accogliente la società nei confronti delle persone con sindrome di down. Presente all’incontro la prof.ssa Fiammetta Conforto, delegata del rettore ai servizi Disabilità e Dsa: “Bisogna vivere nella cultura dell’inclusione in quanto tutti abbiamo delle disabilità. La storia insegna che è possibile conseguire un diploma di laurea per i giovani con sindrome di down: negli Atenei di Palermo, Udine, Reggio Emilia e Napoli dal 2016 diversi sono stati gli studenti down che hanno completato gli studi universitari in ambito umanistico ( lettere, scienze politiche, scienze della comunicazione, scienze dell’educazione). L’Università non solo come luogo di lezioni ed esami ma anche di crescita personale e culturale”.

A seguire è intervenuto il giudice Salvatore Mastroeni: “Le famiglie con ragazzi down e i ragazzi sono da ringraziare perché l’amore che insegnano esserci nelle difficoltà non ha pari monito in una società indifferente e con il mito del successo. Sono famiglie da capire ed ammirare al di là delle parole di moda: famiglie che vengono lasciate sole. In una Messina in spopolamento e morente ci sono conventi ed uffici vuoti ove è possibile creare gruppi in locali che diventino luoghi di incontro con personale specializzato, psicologi, registi, operatori di internet, formatori con adeguate competenze e professionalità. La Messina, oggi assente, come istituzioni alla giornata nazionale delle persone con sindrome di down, va chiamata a rapporto”.

Sulla tutela dei detenuti all’interno delle carceri si è soffermata l’avv. Ester Isaja, presidente unione italiana forense di Messina, che ha approfondito la normativa relativa ai detenuti disabili, la problematica del sovraffollamento e quella della profonda spaccatura che si determina tra carcere e società.

Entusiasmo tra i giovani della Meter e Miles che si sono potuti confrontare con un collegamento in video conferenza con la Yellow school Palermo Servizi e progetti, dedicata a giovani con disabilità per autonomia e formazione, diretta dal dott. Luca De Paoli. Confronto, dialogo, proposte di gemellaggio e elaborazione di idee e progetti hanno caratterizzato il collegamento Skype tra le due realtà. Sottolineata l’importanza di avere formatori specializzati e non improvvisati che si rendano promotori di percorsi didattici mirati per far acquisire nuove autonomie e competenze.

Un commento

  1. Dio vi benedica grandemente! Nel nome di Gesù siete già stati guariti mediante le lividure di Cristo sulla croce . Amen

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