Messina. Torna in scena lo sbarco di Don Giovanni d'Austria

Messina. Torna in scena lo sbarco di Don Giovanni d’Austria

Marco Olivieri

Messina. Torna in scena lo sbarco di Don Giovanni d’Austria

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martedì 02 Agosto 2022 - 13:10

In programma la manifestazione il 6 agosto, con corteo, palio e rievocazione in costume

MESSINA – Una quattordicesima edizione che riempie d’orgoglio l’assessore alla Cultura Enzo Caruso. Nel 451esimo anniversario dello sbarco di Don Giovanni d’Austria, ritorna dopo lo stop da pandemia la manifestazione promossa dall’associazione “Aurora”, con iniziative dal 4 agosto e la partenza del corteo in costume sabato 6 agosto dalle 17.

Per la terza volta, la nave scuola “Palinuro”, unità a vela della Marina militare, sarà a Messina per rappresentare la “Real” di Don Giovanni d’Austria. “Oggi ricordare la battaglia di Lepanto, sfilare in corto e dar vita a una rappresentazione che ha ormai eco internazionale – ha messo in risalto Caruso – significa dare valore all’importanza della pace nel Mediterraneo e del dialogo tra i popoli”.

Si tratta di un’iniziativa che, oltre ad avere il patrocinio del ministero dei Beni culturali, è stata dichiarata dallo stesso ministero “una delle rievocazioni più importanti e suggestive d’Italia per i suoi contenuti e le modalità di svolgimento”, tiene a sottolineare Caruso.

“Una manifestazione di rilievo internazionale con Messina protagonista”

Oggi a Palazzo Zanca la manifestazione è stata presentata dal sindaco Federico Basile, dagli assessori Caruso e Salvatore Mondello (“Io sono impegnato a dare una mano sul piano concreto al servizio di questo progetto portato avanti con passione dal collega Caruso”), alla presenza delle autorità civili e militari impegnati nella complessa macchina della rappresentazione Erano presenti pure il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina; i presidenti di Assonautica Messina, Santi Ilacqua, e del Circolo ricreativo di Pace, Carmelo Recupero; l’architetto Nino Principato, autore della sceneggiatura della rievocazione dello sbarco; Angela Puleio, direttrice dell’Archivio di Stato, e Letizia Lucca, conduttrice della manifestazione.

RIleva l’assessore alla Cultura: “Quest’iniziativa rientra, a distanza di quattordici anni, tra gli eventi di maggiore attrazione, dopo la Vara ed i Giganti del Ferragosto messinese e dell’intera programmazione Messina Città della Musica e degli Eventi. Le istituzioni coinvolte, tra cui il Comune di Messina, lavorano in totale sinergia per poter sostenere una manifestazione di ampio respiro internazionale, alla quale partecipano ogni anno i delegati della rete del network Euro-Mediterraneo Sulle rotte di Lepanto. Dallo scontro all’incontro“.

“Un indotto significativo sul piano economico e il mare protagonista”

Per il sindaco Basile, “apriamo agli appuntamenti agostani, certi che la nostra comunità abbia voglia di partecipare a eventi e manifestazioni anche per costruire l’identità del futuro”. Ha aggiunto l’assessore Caruso: “A partire da giovedì 4 sarà presente a Messina un delegato ministeriale con l’incarico di documentare la manifestazione. Partendo da uno scontro, oggi promuoviamo oggi l’incontro dei popoli del Mediterraneo. Un evento che, dal punto di vista culturale e turistico, ha un indotto su ristorazione, alberghi, trasporti, agenzie di viaggio, service audio-luci, stampa, video maker”.

“La manifestazione – ha aggiunto l’assessore Mondello – assume un significato maggiore a causa della pandemia e pone il mare come tema dominante e risorsa principale della nostra città. Attraverso la nuova pianificazione, che seguo in prima persona da assessore con altre deleghe, si vede Messina in un’ottica diversa e dal mare bisogna ripartire anche attraverso cultura e turismo, ricordando che è stata al centro del Mediterraneo”.

La mostra a Palazzo Zanca

Al termine dell’incontro di stamattina, è stata inaugurata a Palazzo Zanca la mostra “Messina tra il XVI e il XVII secolo”, a cura dell’Archivio Storico di Stato e della Compagnia Rinascimentale della Stella. In primo piano l’esposizione di un documento dell’Archivio di Stato riferito al 3 novembre 1571, giorno successivo al ritorno della flotta a Messina dopo la battaglia di Lepanto, e la riproduzione delle “mazze” del Senato messinese, realizzate dal maestro Giuseppe Amato.

I numeri della manifestazione

Ecco i numeri e le realtà coinvolte: circa 200 tra attori e figuranti, 12 gruppi storici italiani, tra i quali i messinesi Tercio Viejo di Sicilia e la Compagnia Rinascimentale della Stella, con cavalli e carrozze dell’associazione “Carrozze storiche Molonia”, 14 delegati di Spagna e Italia, 30 imbarcazioni istituzionali e delle marinerie della Riviera di Messina e di Catona.

E ancora: 40 partner tra associazioni e istituzioni; 50 patrocini tra cui il ministero dei Beni culturali, Comune e Città Metropolitana di Messina, i comandi dei Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di finanza, Capitaneria di porto e Guarda costiera, Autorità portuale, Questura, Camera di Commercio, Teatro Vittorio Emanuele, Fondazione Bonino Pulejo e Fondazione Palazzo Colonna (Roma).

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Un commento

  1. E le cifre? Quanto costa alla collettività questa manifestazione? Quanto ritengono siano i potenziali introiti? Monitoreranno le presenze legate a questo evento?
    Non sembra…
    Una rendicontazione completa sarebbe utile averla

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