Lavoro

Messina. Vertenza precari del Cas, l’Orsa in Prefettura: senza risposte sarà sciopero

Ilavoratori ex stagionali del Consorzio Autostrade Siciliane hanno manifestato stamani nei pressi della  Prefettura di Messina e sono stati ricevuti dal capo di gabinetto Carmelo Musolino. Una rappresentanza dell’Orsa, composta dal segretario generale Mariano Massaro e dai componenti del Direttivo di settore, Salvatore Costanzo e Sara Gargano, ha descritto al rappresentante della Prefettura l’annosa vertenza.

Assunzioni bloccate

“Lo scontro dai contorni politici che ha bloccato le assunzioni a tempo indeterminato, vanificando le speranze dei ventennali precari, rischia di sfociare nell’illecito sperpero di denaro Pubblico – hanno dichiarato i rappresentanti dell’Orsa – . Dopo la pubblicazione del bando e la presentazione dei titoli, ad un passo dalle assunzioni, con le graduatorie pronte alla pubblicazione, la Regione ha sospeso l’iter richiamando il divieto delle assunzioni previsto nella Legge di Stabilità”.

Lavoro somministrato

Massaro, Costanzo e Gargano hanno spiegato che “la Legge di stabilità dovrebbe garantire un risparmio di risorse pubbliche, invece si è innescata l’incongruenza per cui, con il blocco delle assunzioni, il Cas ha dovuto, giocoforza, ricorrere per l’ennesima volta al lavoro somministrato che prevede un costo del superiore del 30% rispetto alle assunzioni dirette volte a colmare la cronica e persistente carenza di organico. Ancora una volta si registra il trasferimento di risorse pubbliche nelle casse private delle agenzie interinali, “motivo per cui i rappresentanti dell’Orsa hanno anticipato in Prefettura che produrranno un esposto denuncia alla Procura della Repubblica allegando la documentazione in loro possesso”.

Possibile sciopero

Massaro, Costanzo e Gargano hanno infine spiegato che “il Cas ha recentemente cambiato natura economica e non percepisce sovvenzioni dalla Regione Sicilia, pertanto sarebbe da escludere dalla Legge di stabilità per procedere immediatamente alle assunzioni dirette che, oltre a dare le giuste risposte alle aspettative dei lavoratori, consentirebbe un risparmio di denaro pubblico. Per rivendicare il ripristino immediato delle assunzioni programmate, potrebbero essere attivate azioni di sciopero”.