Michelini: "In Akademia convinta da Fabio, il pubblico non passa inosservato" VIDEO

Michelini: “In Akademia convinta da Fabio, il pubblico non passa inosservato” VIDEO

Simone Milioti

Michelini: “In Akademia convinta da Fabio, il pubblico non passa inosservato” VIDEO

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giovedì 01 Febbraio 2024 - 12:08

Una chiacchierata con la palleggiatrice Ilaria Michelini che per due anni consecutivi ha sfidato Akademia da avversaria

MESSINA – Ilaria Michelini si presenta ai nostri microfoni con un inconfondibile accento toscano e un bel sorriso. La palleggiatrice di Akademia Città di Messina, che fa da vice Galletti, arriva in riva allo Stretto dopo due stagioni in cui è stata avversaria della formazione peloritana. Convinta come svela già a giugno da una telefonata di coach Bonafede ha accettato questa sfida lontano da casa, lei è natia di Figline Valdarno, però rivela che dopo un primo periodo di assestamento ci si adatta e si sta bene.

In campionato ha trovato poco spazio, visto anche il ruolo che ricopre, ma il suo contributo arriva ogni giorno in palestra negli allenamenti e, da come risponde alle domande spesso al plurale, è chiaro come sia un’atleta che si amalgama bene in gruppo e partecipa attivamente alla vita della squadra anche se dalla panchina. A 24 anni poi ha vissuto campionati di vertice da protagonista sia in B1 con Arzano e poi con Talmassons lo scorso anno in Serie A2, e queste due annate hanno influito nella chiamata a Messina.

Intervista a Ilaria Michelini

Come arriva a Messina e quali sono gli obiettivi per questa stagione?
“Il mio percorso con Akademia inizia a giugno quando ricevo la chiamata di Fabio (coach Bonafede, ndr). Avevo già fatto esperienza di alta classifica e quello che mi ha detto in quell’occasione mi ha spinto a sposare questo progetto che nei piani iniziali prevedeva che Akademia facesse un campionato di alta classifica. Il mio obiettivo personale è migliorarmi e crescere giocando in una squadra di alto valore”.

Arzano in B1 e scorso anno Talmassons in A2, è la prima esperienza così lontano da casa?
“Si essere lontano da casa è la cosa più significativa. Ero già stata al sud e mi ero trovata bene, non c’è differenza per gli spostamenti ma chiaramente quest’anno sono più lontana. Ci siamo adattate e qui stiamo bene, oggi sembrava estate”.

Due volte avversaria di Akademia ora il nostro pubblico è dalla sua.
“Sapevo che il pubblico era più presente, acceso e caloroso qui al Sud. Chi guarda le partite da casa mi dice che il pubblico non passa inosservato e lo apprezziamo tutte, noi in campo, e anche le avversarie ce lo dicono”.

Qualcosa sul suo ruolo e come lo interpreta lei?
“Il mio ruolo è particolare e delicato, ho definito una mia impronta e una mia identità che porto con me. Faccio comunque c’ho che mi viene richiesto, sempre, ma ognuna ha una sua identità e come le altre anche io metto un pizzico del mio in quello che faccio in campo”.

Stagione per step, ma ora aumentano le pressioni?
“Siamo abituate a pensare che ogni partita è importante e non dobbiamo proiettarci avanti. Ogni partita è un mattoncino per costruire un percorso, adesso ne abbiamo finito un pezzo, bene, e ora ne abbiamo cominciato uno nuovo. Ci teniamo a dare continuità al nostro percorso”.

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