Milazzo e Brolo. Due realtà a confronto per l’accoglienza

La questione migranti nella provincia messinese tiene ancora banco tra l'opinione pubblica e le figure politiche. La contestazione si sposta a Milazzo, dove il sindaco Giovanni Formica, con l'apertura totale all'ospitalità nei confronti dei rifugiati in esubero, non ha affatto messo tutti d'accordo, anzi, ha ulteriormente spaccato la platea. In tanti hanno visto di cattivo occhio la scelta.

I consiglieri comunali di Milazzo Futura e Città Attiva esprimono infatti perplessità, si legge in un comunicato, sulla capacità amministrativa del primo cittadino, considerata inadeguata al caso. "Mentre in tv offre alla prefettura la città per ospitare più migranti di quanti mai la stessa prefettura ne avrebbe voluti inviare", scrivono, "(senza l'improvvisa uscita del sindaco sarebbero stati 25 e non 60 come assegnati dopo la disponibilità di Formica), in aula cambia completamente versione e dichiara che è stata la prefettura ad imporgli l'ospitalità e la scelta di una struttura che solo orientativamente lui, il sindaco, ha individuato a Fiumarella. Ascoltandolo si percepisce la pochezza politica del personaggio. Ai cittadini è doveroso dare risposte".

"Avremmo gradito leggere anche qualche ipotesi di alternativa alla problematica sui Migranti", incalzano, "ma quella, purtroppo, è mancata anche in un tavolo così importante come quello del ritrovato Centro – Destra cittadino e limitrofo. Per non incorrere nello stesso errore, noi di Milazzo Futura e Città Attiva avanziamo ipotesi da condividere con i cittadini di Fiumarella e di Milazzo in generale e anche con i consiglieri comunali lunedì sera in aula. Che si proceda ad un patto di rete tra amministrazione, consiglio comunale e associazioni di categoria, le Ipab presenti sul territorio, la curia e creare un inserimento a numeri ridotti e possibili in strutture proprio delle associazioni, delle Ipab e della curia che hanno locali idonei e, in alcuni casi, utilizzati proprio per questi motivi. Sarebbe un modo intelligente di chiudere una questione che ha tenuto Milazzo".

Spostandoci invece a Brolo, dove ancora si riflette sulla possibilità effettiva di firmare la convenzione SPRAR, e quindi aprire le proprie porte ai migranti, il sindaco Rosaria Ricciardello intende discutere direttamente con gli abitanti del centro urbano della situazione, invitandoli ad un incontro che domani, alle 19, si svolgerà nell'aula consiliare del comune. " Ci sono strade da scegliere e da percorrere, dobbiamo trovare insieme la direzione da prendere", spiega l'amministratrice, "ma soprattutto dobbiamo sconfiggere pregiudizi, luoghi comuni, paure irrazionali. Non mi piace il termine "buttar giù la pillola" ma è quello che per certi versi dobbiamo fare. Sono convinta che l'incontro in prefettura di giovedì è stato un bel passo avanti a supporto delle tesi di noi sindaci, presidio di frontiera dello stato, spesso latitante, sul territorio". Un briefing libero, dedicato a chiunque voglia esprimere la propria idea, "Invito quindi i cittadini", conclude, "ma anche e soprattutto le associazioni, quelle politiche, culturali, sociali, il mondo cattolico con il prete in testa, i rappresentanti delle scuole- altra frontiera dell'accoglienza – , del mondo del lavoro, sindacati e partiti politici a partecipare, a dire la loro, quel che pensano. Anche i rappresentanti di altri credi religiosi, il paese è di tutti, e invito i rappresentanti di quelle etnie che sono giunte a Brolo alcuni da più di 40anni fa e che sono esempio di integrazione".

Claudio Panebianco