Biblioteche, indispensabili interventi radicali

Biblioteche, indispensabili interventi radicali

Biblioteche, indispensabili interventi radicali

lunedì 28 Giugno 2010 - 18:16

È indispensabile che gli amministratori politici supportino l’attività delle biblioteche regionali per evitare che questi -poli di cultura- possano subire ridimensionamenti tali da estinguere il loro im-portante ruolo nella nostra società».

Un appello forte quello lanciato nel corso del convegno dalla dottoressa Alida Emma, funzionario dell’assessorato regionale ai Beni culturali, intervenendo al convegno sul tema “Gestione telematica delle biblioteche” svoltosi a Palazzo D’Amico.

La dottoressa Alida si è soffermata poi sul servizio bibliotecario regionale istituito nel 1991 presso ciascuna Soprintendenza. Milazzo ha aderito a tale servizio nel 2002, facendo parte del polo di Messina, anche se solo con la riapertura della biblioteca a palazzo D’Amico, in pratica, ha dato ope-ratività a questo accordo. Ha quindi parlato della sperimentazione tecnologica che ha permesso una vera e propria -cooperazione interbibliotecaria- tra i 9 poli esistenti in Sicilia.

«Purtroppo – ha aggiunto la funzionaria regionale – il vero nodo è rappresentato dall’esiguità delle risorse che negli anni sono sempre diminuite per questo settore e ha invitato Province e Comuni ad una maggiore partecipazione economica».

Ad aprire i lavori del convegno è stato l’assessore Francesco Alesci il quale ha voluto sottolineare come l’attuale amministrazione abbia attenzionato il settore della cultura, impegnando risorse, pur tra le oggettive difficoltà esistenti, e abbia voluto dare un risalto alla propria Biblioteca, ubicandola in una struttura di grande pregio quale è Palazzo D’Amico.

Quindi è stato l’esperto del Comune di Milazzo, Andrea Nastasi, a presentare il volume -La biblio-teca comunale a Palazzo D’Amico-, che oltre a ripercorrere la storia della biblioteca milazzese, ha sottolineato che «questo centro culturale possa essere sempre un riferimento per i giovani perché at-traverso il libro, attraverso la conoscenza, si gettano per le basi per offrire concreti contributi allo sviluppo della società».

Altri contributi ai lavori sono giunti dall’architetto Giuseppe Pantò, dirigente della Soprintendenza, e dal dottor Giuseppe Gagliano.

Interessante il contributo dello studioso locale Massimo Tricamo il quale ha sottolineato la necessità che la biblioteca di Milazzo si adegui alle caratteristiche multimediali, affiancando così il prezioso patrimonio librario antico.

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