Eolie...isole deserte

Eolie…isole deserte

Eolie…isole deserte

lunedì 14 Settembre 2009 - 03:07

È iniziata tardi, durata poco e finita in netto anticipo, la stagione estiva nelle isole Eolie, registrando un calo di presenze del 30%.

Le immagini che vi proponiamo non sono state recuperate tra quelle del nostro archivio, raffiguranti le tipiche giornate di fine stagione estiva, si tratta invece di foto scattate nel primo fine settimana del mese di settembre sull’isola di Vulcano.

Ombrelloni dei lidi chiusi e pochissime presenze.

Eppure le prime settimane di settembre fino all’anno scorso erano ancora considerate “alta stagione” nei tariffari delle attività commerciali. Adesso, invece, le Isole Eolie sono praticamente deserte, molte attività hanno chiuso già a fine agosto in previsione di quanto in realtà è accaduto.

In un giro d’orizzonte presso alcuni imprenditori dell’isola di Vulcano e di Lipari questi ultimi hanno chiaramente evidenziato un calo di presenze e quindi d’incassi del 30% circa durante questa estate, che affermano sia durata in termini di attività appena 15 giorni (dal 10 al 25 agosto).

Nel mese di giugno si era registrato un piccolo segnale positivo, se paragonato ai dati di giugno dello scorso anno, ed il clima avrebbe contribuito positivamente con la stabilità del bel tempo per tutto il mese di luglio ed agosto, le cose però sono andate diversamente. Colpa della crisi economica? Probabilmente avrà influito ma, gli isolani interrogati sul perché di questo calo, hanno coralmente risposto che la responsabilità sarebbe da attribuirsi a molteplici cause: scarsi servizi, ritardi di ore degli aliscafi, mancanza di coincidenze ben organizzate con i voli da Catania e da Reggio, prezzi eccessivi in confronto alle altre località turistiche, poca campagna pubblicitaria in Italia ed in Europa dell’arcipelago eoliano da parte dell’amministrazione locale, assenza di spettacoli ed eventi che avrebbero potuto costituire un richiamo.

Alla stessa amministrazione i cittadini rimproverano il totale disinteresse e la mancanza di controllo nella gestione del turismo “mordi e fuggi” che non aiuterebbe le isole. Centinaia di persone le raggiungono, infatti, su barconi che, organizzati per un tour, impongono una sosta di poco più di un’ora per isola visitata, col risultato di procurare caos e disordine concentrato in un paio d’ore, tanta sporcizia, e non facendo registrare alcun beneficio per le attività ricettizie.

Sembra, quindi, che si debba correre ai ripari con provvedimenti, maggiore cura, pulizia, un maggiore interesse da parte della classe politica locale; il tutto per sperare di far tornare l’intero arcipelago eoliano all’antico splendore…ma ormai per l’estate 2010.

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