Lacrime sulla strada: l'ultimo saluto a Daniele Gangemi

Lacrime sulla strada: l’ultimo saluto a Daniele Gangemi

Lacrime sulla strada: l’ultimo saluto a Daniele Gangemi

martedì 17 Novembre 2009 - 01:09

Celebrati a Torregrotta i funerali del ragazzo che lo scorso giovedì ha perso la vita a seguito di un incidente con la moto. Gli amici gli dedicano una lettera: “Lettera ad un angelo”.

Ragazzi, bambini, gente adulta, non mancava proprio nessuno di un intero paese, Torregrotta, ancora scosso ed incredulo per la morte prematura del giovane Daniele Gangemi, 28 anni. Lo scorso giovedì alle 13,50 circa, Daniele era a bordo della sua moto, una Ducati, comprata la scorsa estate, quando improvvisamente in Via Regione Siciliana, a Monforte Marina (frazione di Monforte San Giorgio) un forte rumore ha richiamato l’attenzione di quanti si trovavano in zona che, accorrendo, notavano la moto di Daniele sull’asfalto ed il giovane, ancora col casco in testa, riverso a terra in prossimità del pilastro di un cancello, contro cui è finito. Con una dinamica ancora non chiara, Daniele ha perso la vita lì, in quell’istante dell’impatto.

Ma come è potuto accadere? Perché? Continuano a domandarsi in paese. Daniele, non era un ragazzo scapestrato, non correva sulla sua bella moto rossa, era sempre prudente, indossava il casco. Eppure non è bastato; e in quell’angolo di strada, un ragazzo perbene, un punto di riferimento per la sua famiglia e per i tanti amici, ha concluso la sua breve esistenza.

Il corpo ugualmente trasportato in ospedale, è stato riconsegnato sabato mattina alla famiglia – che ha fatto celebrare i funerali ieri alle 15, nella chiesetta San Paolino di Torregrotta. La notizia della morte di Daniele si è diffusa in paese in pochi minuti, tutti conoscevano quel ragazzo sempre sorridente ed affabile, educato e premuroso verso tutti. Il suo gruppo di amici col quale Daniele è cresciuto, mantenendo un solido rapporto per anni, ha voluto dedicargli una lettera (che per loro volere riportiamo sotto integralmente).

Poche righe – che sono state lette, con la voce rotta dal pianto, da una delle amiche di Daniele, durante la cerimonia funebre – parole ricche di significato, di riconoscenza per l’affetto ricevuto da un ragazzo che gli stessi amici definiscono un “angelo” già quando era in vita, un esempio per ognuno di loro, che oggi -seppur distrutti dal dolore – sono orgogliosi di averlo avuto come un “fratello” e del quale, per loro, non svanirà mai il ricordo.

Tanti ragazzi e ragazze si stringono in un unico coro, in poche frasi, che non bastano a descrivere l’Amico scomparso ma che sono pur sempre un piccolo gesto di un profondo e sincero affetto che li legava al loro Dany.

L’indomani della giornata dedicata alle vittime della strada, l’ennesimo funerale di un altro ragazzo morto accidentalmente sull’asfalto. Daniele.

Piera Trimboli

LETTERA AD UN ANGELO

Caro Dany,

chi ti scrive è il tuo gruppo di amici, ma siamo certi di parlare a nome di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti.

TU non sei diventato adesso un angelo, lo sei sempre stato!

Le tue infinite qualità ti hanno sempre caratterizzato, e non basterebbe questa lettera per elencarle tutte.

Quante risate fatte insieme, Dany! E quanti pianti hai saputo consolare con la tua sensibilità.

La tua umiltà ti ha portato a farti sempre carico dei problemi degli altri.

Improvvisamente hai lasciato dentro noi un vuoto incolmabile che adesso dobbiamo riempire con gli infiniti ricordi di ciò che sei stato per noi.

Il Signore ci ha fatto un grande dono: quello di mettere te al nostro fianco e di questo dobbiamo ringraziarLo.

Ora ti ha richiamato a sé perché ha bisogno di te.

Il nostro pensiero va anche alla tua famiglia, per cui tu eri un punto di riferimento.

L’amore incondizionato per i tuoi genitori, il grande affetto che ti legava a tua sorella ed ai tuoi nipoti per i quali non sei stato semplicemente uno zio!

Spesso abbiamo detto fra di noi che eri un angelo per la tua bontà, la tua umiltà, la tua dolcezza, la tua indescrivibile disponibilità e lealtà ma soprattutto per la tua grande concezione di unione e di pace.

Con le tue parole eri capace di smorzare le discussioni, che spesso insorgevano nel gruppo, riportando così l’equilibrio e l’armonia.

Dopo la terribile notizia, uno per uno, ci siamo riuniti tutti insieme, perché da soli non riuscivamo a sopportare il dolore.

Siamo stati a lungo in silenzio, perché non volevamo sciupare la dolce sensazione che tu fossi lì, insieme a noi, col tuo radioso sorriso.

Ci siamo abbracciati e piano piano ci siamo raccontati la tua storia.

Una storia meravigliosa.

La storia di un angelo che ha voluto darci la gioia di vivere insieme a lui momenti indimenticabili della nostra vita prima di raggiungere il Padre Eterno.

Resta da augurarci che il tuo modo di vivere, anzi, di essere sia d’esempio per ognuno di noi.

Adesso sei lassù fra gli angeli del Paradiso e noi siamo orgogliosi di averti avuto come fratello.

Arrivederci amico caro, rimarrai per sempre con noi!!!

Ti vogliamo bene, i tuoi amici.”

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