Milazzo. Concessione nuovi approdi a Vaccarella

Milazzo. Concessione nuovi approdi a Vaccarella

Sframeli Serafina Serena

Milazzo. Concessione nuovi approdi a Vaccarella

mercoledì 30 Giugno 2010 - 11:15

Il sindaco presenta alla Regione un atto stragiudiziale

Dopo la diffida notificata all’indomani dell’insediamento, il sindaco carmelo Pino ha presentato all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente un atto stragiudiziale per chiedere di “provvedere, in via di autotutela, ad annullare il provvedimento del 25 febbraio 2010” con il quale è stata concessa alla società Cooperativa Kabiria un’area demaniale nel rione di Vaccarella, destinata al posizionamento di pontili galleggianti per l’ormeggio di imbarcazioni e a servizi a terra.

Nell’atto il sindaco rileva “una carenza d’istruttoria da parte della Regione che ha omesso di valutare un parere dei vigili urbani, che riteneva opportuno evitare per ragioni di viabilità il rilascio di altre autorizzazioni nella zona, così come una nota del Comune che comunicava l’adozione da parte del Consiglio comunale del Piano di utilizzo delle aree demaniali che non prevedeva la possibilità di realizzare a Vaccarella ulteriori pontili galleggianti”.

“Pertanto – scrive il sindaco nel ricorso – non ci si può esimere dal rilevare che la mancata valutazione da parte dell’Assessorato regionale di tutte le ragioni esposte dal Comune di Milazzo abbia impedito all’Amministrazione che ha emesso il provvedimento di compiere un’adeguata ponderazione e comparazione tra interesse pubblico ed interesse privato”.

Nel ricorso poi si rileva altresì che “il provvedimento di concessione demaniale si pone in evidente contrasto con una relazione sul borgo di Vaccarella della Capitaneria di porto che evidenzia che trattasi di area demaniale che è stata tradizionalmente riconosciuta quale Borgo marinaro di pescatori professionisti e dilettanti, per lo più residenti in zona, che da decenni lo utilizzano per la sosta e l’alloggio delle proprie imbarcazioni in legno passate tradizionalmente per generazioni di padre in figlio”.

Il ricorso stragiudiziale è stato anche trasmesso in copia alla stessa Capitaneria di porto “con invito ad astenersi, in attesa della definizione del ricorso medesimo, dal porre in essere atti che possano arrecare danni all’Ente ed alla comunità”.

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