Il consiglio comunale accetta questa nuova proposta
L’Assessore alla Famiglia Massimo D’Amore lancia l’allarme “non è più affrontabile la crisi delle famiglie milazzesi con gli strumenti ordinari”.
È un quadro a tinte fosche quelle disegnato dall’assessore, che giornalmente riceve decine di persone alle quali l’ente, nelle note condizioni economiche, può offrire pochissime risposte. L’amministrazione Pino ha già avviato i primi correttivi e con atto di giunta municipale ha approvato alcune misure a costo zero per le casse comunali con cui si proverà a contrastare le nuove povertà emergenti.
“È il caso- spiega D’Amore- ma è solo l’inizio, del Fondo Comunale di Solidarietà: un capitolo di bilancio che potrà essere alimentato da fondi privati di banche, società, enti benefici ma anche da privati e associazioni e finalizzato a potenziare i compiti di istituto in materia di servizi sociali. Interventi finalizzati al contrasto di situazioni di forte indigenza ma anche alle difficoltà transitorie di chi ha perso il lavoro e non gode, ad esempio, di ammortizzatori sociali”.
Un primo dato positivo alla proposta, come ci conferma D’Amore, viene dalla risposta del consiglio comunale, che con ben 20 consiglieri ha chiesto il prelievo d’urgenza del punto accogliendo l’invito a fare della proposta una iniziativa bipartisan. È di competenza del consiglio infatti l’approvazione del regolamento attuativo senza il quale il fondo non può entrare nella fase operativa.
Il Fondo, nello specifico, è una risorsa economica che viene individuata appositamente nel bilancio comunale che viene finanziata attraverso contributi specificatamente destinati da parte di banche, esercizi commerciali, società, associazioni, privati cittadini e ovviamente da parte del bilancio comunale. Prioritariamente promuove iniziative a favore di minori, anziani, portatori di handicap e di famiglie o singoli con situazioni transitorie di disagio economico a causa del venir meno del reddito o per effetto della crisi economica.
“Il “Fondo” – prosegue l’assessore – è destinato anche a coloro che, per ragioni indipendenti dalla loro volontà, si vengono a trovare in condizioni di grave emergenza a causa sia di eventi di tipo sanitario che di tipo economico-sociale per non cui non sussistono altre provvidenze ordinariamente attivabili o la cui attivazione non sia, per motivi vari, tempestiva rispetto al bisogno. Sono certo che il Fondo di solidarietà rappresenterà non solo una risposta immediata alle istanze della gente ma anche un tassello nella battaglia contro la marginalizzazione sociale e la prevenzione di fenomeni di micro-criminalità dettati dal bisogno. Tali fenomeni, proliferando, rischiano di determinare un abbassamento complessivo della qualità della vita dell’intero territorio e non solo dei soggetti direttamente interessati” .
