Milazzo. Patto di stabilità 2010, trasmesso al Ministero dell’Economia il monitoraggio semestrale

Milazzo. Patto di stabilità 2010, trasmesso al Ministero dell’Economia il monitoraggio semestrale

Milazzo. Patto di stabilità 2010, trasmesso al Ministero dell’Economia il monitoraggio semestrale

lunedì 27 Settembre 2010 - 12:37

Lo sforamento in atto ammonta ad oltre 7 milioni e 500 mila euro

Il Servizio di Ragioneria del Comune di Milazzo ha trasmesso telematicamente al Ministero dell’Economia, così come previsto dalla normativa vigente, le risultanze del primo monitoraggio relativo alla situazione economica dell’Ente.

“I risultati di tale analisi – sottolinea il sindaco Carmelo Pino – purtroppo confermano le preoccupazioni che sono emerse già all’indomani del nostro insediamento dopo le prime verifiche della situazione finanziaria del Comune. In particolare, secondo quanto emerge dalla documentazione inviata a Roma – Ragioneria generale dello Stato, il Comune di Milazzo nel primo semestre del 2010 ha continuato a sforare il Patto di stabilità per l’importo di oltre 7 milioni e 500 mila euro”.

Il monitoraggio trasmesso al Ministero riguarda il periodo 1 gennaio – 30 giugno.

“E si comprende bene – prosegue il sindaco – che la critica situazione finanziaria ereditata non è strumentale, ma reale, in quanto riscontrabile dai documenti contabili ufficiali. Con l’aggravante che questa Amministrazione al momento dell’insediamento si è trovata non solo senza il Bilanciodi previsione 2010, approvato solo a fine settembre mentre la legge fissava i termini al 30 aprile con ultima proroga al 30 giugno; e soprattutto senza il Consuntivo 2009, che andava approvato addirittura entro il 30 aprile, in quanto rappresenta lo strumento che fotografa la reale situazione finanziaria dell’Ente. A tutt’oggi invece non sappiamo la reale entità di tale situazione anche se il dato del monitoraggio semestrale del Patto conferma tutte le nostre preoccupazioni”.

Il sindaco ribadisce poi “l’intenzione dell’Amministrazione di rientrare da qui al 31 dicembre”, precisando però che “la politica di contenimento e di risparmio attuata in questi tre mesi da sola non è sufficiente, in quanto il nodo riguarda la mancanza di entrate. Infatti mentre da una parte i trasferimenti statali e regionali sono diminuiti a seguito dello sforamento del Patto 2009, dall’altra, cosa di primaria importanza, non ci sono state in questi primi nove mesi del 2010, le entrate proprie (Ici, Tarsu, servizio idrico) previste nel bilancio per equilibrare i conti. Da qui la necessità di avviare tempestivamente le procedure per la riscossione del credito maturato relativo a tributi e servizi; e in tal senso è stato organizzato un gruppo di lavoro per l’accertamento del dovuto e sono state avviate le procedure per la notifica degli atti ai cittadini. Nello stesso tempo è stato varato e approvato dal consiglio comunale propedeuticamente al bilancio 2010, il Piano delle alienazioni, finalizzato anche in questo caso, ad ottenere risorse per ridurre il deficit che emerge da questo primo monitoraggio del Patto di stabilità”.

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