Riaperto il Castello di Milazzo

Riaperto il Castello di Milazzo

Sframeli Serafina Serena

Riaperto il Castello di Milazzo

lunedì 24 Maggio 2010 - 09:16

Importante la valorizzazione di questa struttura

Il Castello rappresenta una sorta di carta d’identità per i milazzesi.

La conferma è arrivata anche domenica 23 maggio, quando in occasione della cerimonia di riconsegna dell’antico maniero, dopo un anno di chiusura per gli interventi di restauro che hanno interessato varie parti dell’antico maniero, sono stati numerosissimi i milazzesi che hanno affollato i sentieri e le sale, restituite alla pubblica fruizione dopo i vari interventi previsti nel progetto di -Conservazione e alla valorizzazione della cittadella fortificata quale bene della Comunità europea- finanziato con quasi 12 milioni di euro.

Alla cerimonia presenti il sindaco Lorenzo Italiano, assessori e consiglieri comunali, il vicepresidente dell’Ars, Santi Formica, il deputato regionale Giuseppe Buzzanca, il Soprintendente di Messina, Rocco Scimone, il deputato nazionale Nino Germanà, i consiglieri provinciali Maria Rosaria Cusumano e Massimiliano Branca.

“Il Castello rappresenta uno scrigno di cultura che si identifica pienamente con la storia della nostra città – ha affermato Lorenzo Italiano, subito dopo il taglio del nastro- Oggi restituiamo questa struttura alla collettività con l’intento di portare avanti un progetto ambizioso che punta a fare della nostra città un polo d’eccellenza culturale, attraverso gli itinerari museali, le chiese, i siti archeologici e, appunto, il maniero appena restaurato”.

Parole condivise dal Soprintendente il quale ha rilevato che “adesso che il Castello è fruibile, bisogna sfruttarne le potenzialità, lavorando sugli allestimenti interni, in modo tale da produrre cultura e benessere. La città di Milazzo ha infatti un importantissimo concentrato di memorie storiche che merita di essere valorizzato attraverso un percorso didattico, culturale e scientifico”.

In tale ottica, anche nel corso della cerimonia di ieri, è stata data notizia del nuovo finanziamento di circa due milioni e mezzo di euro, grazie all’inserimento dell’antica fortezza nei progetti -Arcus 2010-, la società del ministero dei Beni culturali che ha la funzione di sostenere in modo innovativo progetti importanti e ambiziosi nell’ambito dei beni e delle attività culturali italiane.

I lavori di riqualificazione del fortilizio mamertino hanno riguardato sia la cinta spagnola che quella aragonese, la valorizzazione dell’edificio conventuale e il Mastio islamico-normanno.

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