Tirreno

Milazzo, il Majorana si “differenzia”: isola ecologica nel plesso scolastico

L’Istituto Tecnico Tecnologico E.Majorana di Milazzo punta ad incrementare la raccolta differenziata in città, lo farà contribuendo grazie ad un’isola ecologica installata presso il plesso di via Tre Monti.

Un’iniziativa sinergica

Si tratta di un’iniziativa sinergica tra comune e scuola, che mira a sensibilizzare gli studenti sul tema della raccolta differenziata ma anche a diminuire il numero di rifiuti non riciclati in città.

All’inaugurazione della nuova isola ecologica sono intervenuti, oltre al sindaco di Milazzo Pippo Midili e al dirigente scolastico Stello Vadalà, anche i rappresentanti della Caruter, ditta incaricata del servizio di raccolta rifiuti nel milazzese, Massimo Caruso e Daniele Grillo. Presenti anche i docenti Franco Rizzo, Emilio Arlotta, Antonello Alessi, Irma Saraò e Giuseppe Bucca e il direttore dei servizi generali ed amministrativi, Marinella Maiorana.

Nel corso dell’inaugurazione una rappresentanza degli studenti dell’istituto, guidata da Chiara Sottile, ha presentato un’elaborato video sulle principali tecniche di differenziazione e sulle buone pratiche da seguire affinché si percorra una strada più ecologica e lontana da ogni forma d’inquinamento.

Obiettivo incrementare le percentuali di differenziata

Il sindaco mamertino ha commentato l’inziativa “lodevole” aggiungendo che “oggi l’80 per cento del rifiuto è riciclabile e per uscire dall’emergenza occorre differenziare il più possibile. Noi a Milazzo siamo impegnati a far cambiare le abitudini della gente, vi sono difficoltà, ma è l’unico percorso da seguire“.

Il dirigente scolastico Stello Vadalà ha quindi aggiunto: “In questi mesi abbiamo notato che a Milazzo la raccolta differenziata è passata dal 5 al 53 per cento e quindi come scuola, costituendo per numero una piccola comunità, abbiamo voluto dare il nostro contributo per aumentare questo dato. Sono certo che i nostri ragazzi faranno bene e diffonderanno la cultura della differenziazione anche in famiglia e con gli altri coetanei, diventando un esempio”.