Arrestato il ladro sacrilego, aveva rubato in casa del prete

A tradirlo è stata una cicca di sigaretta lasciata sulla scena del delitto. Un errore che è costato caro a quello che, per Monforte San Giorno, era ufficialmente divenuto “il ladro del parroco”. Lui, si chiama Achille Cannistrà, ha 47 anni e diversi precedenti di polizia. E’ accusato di furto, un colpo “sacrilego” messo a segno più di un anno e mezzo fa.
Era il 6 agosto 2012, giorno in cui l’intero paese celebra il suo Santo Patrono con una processione per le vie del centro. Tutta l’attenzione, quella sera, era concentrata verso l’avvenimento religioso e così, approfittando dell’assenza del parroco e della distrazione generale, Cannistrà aveva scassinato la porta d’ingresso dove abitava il prete, si era furtivamente introdotto ed aveva rubato 1000 euro in contanti, 4 orologi ed una collana d’oro, per un danno complessivo di oltre 5 mila euro.
Le indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Monforte erano scattate immediatamente. Diversi gli indizi che avevano portato i militari a sospettare fin da subito di Cannistrà, anche se mancava sempre la prova finale per inchiodarlo. Se non fosse stato per la “dimenticanza” della cicca, peraltro di una marca di sigarette normalmente utilizzate dall’arrestato, forse il “ladro del parroco” sarebbe ancora a piede libero. E’ bastato poi comparare le tracce di DNA della saliva per aver la conferma definitiva. Il Gip del Tribunale di Barcellona ha così emesso un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita ieri dai carabinieri, concedendo all’uomo gli arresti domiciliari.
Veronica Crocitti