Cronaca

Morte di Natale Lembo, scagionato il camionista

E’ stato assolto con formula piena – perché il fatto non sussiste – Gaetano Morabito, il conducente del camion sotto le cui ruote è morto stritolato il macellaio Natale Lembo, nel settembre 2012.

Alla fine dell’inchiesta e del processo che ne è seguito, il giudice ha concluso che il quarantanovenne di Vibo Valentia alla guida del mezzo pesante non ha responsabilità della morte del commerciante, che prima di finire sotto le ruote del tir ha attraversato il cordolo divisorio delle corsie di via La Farina, scivolando autonomamente e finendo sull’asfalto.

Il giudice monocratico Curatolo ha così accolto la tesi del suo difensore, l’avvocato Fabio Mirenzio, che ha sostenuto la non colpevolezza del camionista, che guidava secondo tutte le regole di prudenza e del codice della strada. Il difensore ha fatto leva anche sui rilievi effettuati dai Ris, il reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri, che non hanno trovato tracce di sangue sul mezzo. In sostanza Lembo, scivolando, è letteralmente finito sotto le ruote posteriori del camion. Morabito era stato inizialmente accusato di omicidio colposo.

Era una “ordinaria” giornata di traffico intenso in via La Farina, coi tir che facevano la spola attraversando il centro città. Alle 17.30 il commerciante è uscito dal negozio, di fronte all’istituto nautico Caio Duilio, ed ha attraversato per gettare la spazzatura nei cassonetti frontalieri. Scavalcando il cordolo è scivolato, ma il camion proveniente da nord non è riuscito a frenare in tempo, arrotandolo.

La tragica fine del macellaio è diventata simbolo della lotta della cittadinanza contro l’attraversamento in centro dei bisonti della strada diretti ai traghetti o da essi sbarcati. In particolare il Comitato La Nostra Città di Saro Visicaro, sempre vigile nel segnalare le problematiche legate all’asservimento della città all’attraversamento dello Stretto.

Ma nessuna responsabilità penale è imputabile al conducente del mezzo pesante che arrotò Lembo.