Movida a Messina, l'estate è alle porte: si dialoga sulle regole in attesa dell'ordinanza

Movida a Messina, l’estate è alle porte: si dialoga sulle regole in attesa dell’ordinanza

Giuseppe Fontana

Movida a Messina, l’estate è alle porte: si dialoga sulle regole in attesa dell’ordinanza

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martedì 04 Aprile 2023 - 13:00

Il tormentone di un anno fa potrebbe ripetersi. L'assessore Finocchiaro: "Non è solo questione di musica alta". I balneari: "Siamo già in ritardo"

MESSINA – Dopo il tormentone della passata estate, le continue richieste di ascolto da parte di associazioni di cittadini e degli imprenditori e gli incontri tra istituzioni e addetti ai lavori, si torna a parlare della “movida” a Messina. La terza commissione consiliare presieduta dalla consigliera Emilia Rotondo ha affrontato il tema, dialogando sulla questione, ma soprattutto dandosi appuntamento a stretto giro, quando sarà pronta l’ordinanza sindacale con cui l’amministrazione guidata da Federico Basile, oggi rappresentata dall’assessore Massimo Finocchiaro, intende regolamentare l’estate in città.

Finocchiaro: “Controlli e sanzioni le nostre armi”

E infatti il primo dato che salta all’occhio che è la discussione di oggi si è tenuta senza, di fatto, una bozza di ordinanza o di regolamento, ma ripercorrendo temi già trattati in passato, legati soprattutto alla quiete pubblica, alle lamentele dei cittadini e al caos generato soprattutto dalla viabilità estiva lungo la litoranea. A prendere la parola è stato l’assessore Finocchiaro, che spiega: “Abbiamo attivato dei tavoli tecnici con le associazioni ormai da tempo, coinvolgendo istituzioni, cittadini e imprenditori. Sono stati sollecitati controlli più volte, coordinando polizia municipale, altre forze dell’ordine e l’Arpa. Stiamo riunendo tutti i singoli esercenti per fare capire che oltre al controllo il Comune ha solo un’arma, la sanzione. Questo perché ci sono sempre i bravi imprenditori e quelli meno bravi o più leggeri. La sanzione regolamenta l’ordine e il ripristino delle regole. Il nostro obiettivo è chiudere la partita con un’ordinanza definitiva, che diventi esecutiva da subito”.

Oggi nessuna ordinanza, l’amministrazione valuta miglioramenti

Il punto è proprio l’ordinanza, che oggi non c’è ma che a breve dovrebbe essere presentata. Lo sottolinea il consigliere di Fratelli d’Italia Dario Carbone, che vuole “comprendere a che stato sono queste discussioni, soprattutto per la questione litoranea. L’estate è alle porte”. E Finocchiaro risponde: “Non c’è alcuna ordinanza fin qui, ma solo discussioni per implementare le direttive precedenti. Stiamo valutando modifiche per migliorare la situazione. La materia è complicata e ci sono punti di vista diversi. Ma non possiamo inibire iniziative commerciali, bisogna dare serenità sia gli abitanti sia a chi vuole investire. Resta il fatto che bisogna disturbare il meno possibile: il problema è che ci sono bravi imprenditori e cattivi. In estate è chiaro che ci sia una maglia più larga, perché la nostra città ha una vocazione particolare al mare e all’estate. Il nostro lavoro non vuole lasciare indietro nessuno ed è giusto parlare con tutti e confrontarsi con tutti. Il nostro interesse è che ci sia ordine e decoro, affermando il principio del rispetto delle regole. Niente esasperazione di musica o abuso di alcol, c’è grande attenzione da parte nostra. Vogliamo regolamentare il settore nel migliore dei modi”.

Palella: “Fino a 20 anni costretti ad andare a Milazzo e Taormina”

Poi la parola passa agli ospiti. Il primo è Alberto Palella, presidente di Confesercenti Messina: “A Messina fino a 20 anni fa eravamo costretti ad andare a Milazzo o a Taormina. Bisogna essere decisi: vogliamo riportarla a 20 anni fa o diventare una città accogliente che consenta ai nostri figli di viverla e di non mettersi in macchina ogni weekend. La movida è qualcosa di bello, che ora però viene utilizzata come parola negativa. Da dove nascono i problemi? Dal fatto che Messina non abbia un piano commerciale, ad esempio, in cui c’è specificato tutto, dalle zone agli orari. L’altro problema è legato al regolamento di emissioni abusive. Un regolamento vecchio che si scontra con il passato e con l’attualità e che bisognerebbe sistemare”.

La Fiba: “La situazione è peggiorata”

Interviene poi il presidente della Fiba, la Federazione italiana balneari, Santino Morabito: “Serve consapevolezza sull’importanza del tema. La questione delle attività racchiuse sotto il nome di movida, cioè di un settore di investimento, non è da sottovalutare. Se l’idea è quella di far diventare Messina una città del divertimento e dare uno spazio di investimento a quei pochi capitali rimasti si deve andare verso un’unica strada. In 20 anni sono stati fatti investimenti e sacrifici enormi per ritagliarsi una fetta di mercato dopo decenni di egemonia catanese o barcellonese. Siete consapevoli realmente dell’indotto e dell’occupazione stagionale? Il quadro è questo. Solo che la situazione è peggiorata”.

I tempi: “Bisogna partire con regolamenti certi”

“Guardiamo agli stabilimenti balneari – prosegue -. Aggrapparsi all’attività oltre la balneazione è sopravvivenza, non un vezzo. Non si rimane in piedi solo con la balneazione, con l’attività diurna”. Ma Morabito punta l’indice anche sulle tempistiche e sul ritardo: “Ci stiamo organizzando su impegni presi a novembre 2022 con tanto di protocollo, ma il documento doveva esserci a gennaio e invece è 4 aprile. Gli imprenditori devono poter partire con regolamenti certi. Tra Pace e Sant’Agata il caos lo crea l’anarchia sul suolo pubblico, soprattutto legato ai parcheggi. Avevamo chiesto di istituite una Ztl dall’Annunziata al Papardo dalle 23 alle 3 del mattino. Entrano solo i residenti, gli altri passano dalla Panoramica. Ovviamente aumentando le navette elettriche e utilizzando i parcheggi di interscambio da entrambe le parti: già così daremmo ordine e vivibilità. Questo è il primo aspetto esterno agli stabilimenti balneari”.

Della situazione parla anche il vicepresidente di Fiepet Confesercenti, Benny Bonaffini: “Il Consiglio comunale deve agire nel capire come portare accorgimenti per gli interessi in campo. Serve una conciliazione, è normale che le persone debbano poter rientrare a casa loro, ma non bisogna avere nessun dubbio sulle azioni per valorizzare le attività. Se no potrebbe accadere quanto accaduto quando un commissario abolì improvvisamente le concessioni all’interno della Galleria Vittorio Emanuele”.

Finocchiaro: “Vogliamo che la città cresca”

Infine, la chiusura affidata all’assessore Finocchiaro: “Vogliamo vedere la città crescere, portando gente da fuori, ma nel rispetto delle regole. La tolleranza su alcuni ambiti è percettibile, ma non è soltanto una questione di musica alta. Si vive anche di qualità, non per forza di caciara”. La discussione odierna resta soltanto un primo passo. Dopo Pasqua la commissione punta a riunire nuovamente gli addetti ai lavori e gli assessorati competenti (oggi assente giustificata l’assessora Liana Cannata), stavolta con l’ordinanza da sciorinare e discutere, per tentare di trovare una quadra tra le esigenze dei cittadini e quelle degli imprenditori, in una città che punta a turismo e divertimento, anche e soprattutto in riva al mare.

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Un commento

  1. Sì certo, musica a tutto volume sotto casa del sindaco e di tutti gli assessori. Poi troveranno una soluzione.

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