Politica

Movida. “Il nostro diritto al riposo viene negato e le istituzioni non ci aiutano”

MESSINA – Sul tema movida e sulla necessità di una regolamentazione riceviamo e pubblichiamo una lettera di un gruppo di residenti della riviera nord e della via Panoramica area Paradiso.

Una bizzarra primavera ha allontanato il pensiero dell’estate, in realtà ormai imminente. La lettura dei giornali con la nuova ordinanza n. 67 del 18/04/2023 ha fatto ripiombare i residenti della riviera nord e della Panoramica nell’incubo della movida estiva. Di certo non tranquillizza il pur lodevole intento del sindaco Basile di regolamentare le attività dei locali per avere una “movida sostenibile”.

Come già fatto notare con comunicato stampa dall’associazione Messina Centro, la cessazione delle emissioni sonore, prevista alle ore 01:00, nei giorni di venerdì e sabato, non rispetta l’orario di legge nazionale fissato alle ore 00:00.
Inoltre, il venerdì e il sabato, le emissioni sonore dei locali concesse fino alle ore 01:00 ammettono anche una tolleranza di 20 minuti per abbassare il volume e fare sfollare i locali, quando per legge ciò dovrebbe avvenire entro la mezzanotte e non oltre.

Le denunce e gli esposti

Noi normali e comuni cittadini siamo decisamente sfiduciati dopo gli esposti alla Procura della Repubblica presentati dai residenti della riviera nord e della via Panoramica (esposti tutti archiviati) e le denunce e gli esposti presentati anche al comandante della polizia municipale, al comandante dei carabinieri, al sindaco e al questore.
Questi infatti, non hanno avuto neanche un cenno di riscontro e non hanno garantito e ristabilito il rispetto del diritto dei cittadini alla quiete, condizione fondamentale della salute pubblica, diritto sancito indiscutibilmente dalla vigente normativa nazionale. Nei fatti, questo diritto viene sacrificato in funzione degli interessi di una sola categoria lavorativa.
Anche noi lavoriamo e al mattino dobbiamo essere in condizione di svolgere le nostre attività. Di certo dobbiamo lavorare tutti e trovare una possibile convivenza. Le soluzioni ci devono essere se nulla di tutto ciò accade sulla riviera romagnola, su quella ligure o toscana, dove dopo la mezzanotte tutto tace.
È normale che ci sia una discoteca in zona che, anche senza le rilevazioni dell’Arpa, supera indiscutibilmente i decibel consentiti?
Inoltre ci viene detto: ma i giovani altrimenti vanno altrove con il rischio di incidenti autostradali. A nostro avviso il rischio è uguale, considerato lo stato in cui li vediamo uscire dai locali per poi mettersi subito alla guida. Un’ultima nota da parte degli amici a quattro zampe: ma i fuochi d’artificio perché?
I residenti della riviera nord e della via Panoramica area Paradiso