La scuola "Simone Pasquale Neri" promuove una festa interreligiosa

La scuola “Simone Pasquale Neri” promuove una festa interreligiosa

Claudio Panebianco

La scuola “Simone Pasquale Neri” promuove una festa interreligiosa

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lunedì 22 Dicembre 2014 - 00:40

Gli alunni della scuola dell'Infanzia e Primaria "Simone Pasquale Neri" di Giampilieri dell'Istituto comprensivo "Santa Margherita" di Messina, hanno mandato in scena il piccolo varietà interreligioso "Dillo forte che è Natale", evento che rientra all'interno del progetto "La pace incomincia da me", il quale propone l'insegnamento dei valori universali dell'uomo agli studenti.

Con l'arrivo delle festività natalizie e la chiusura delle attività scolastiche, gli istituti conciliano spesso le vacanze dalle lezioni con eventi che possano risvegliare, soprattutto nei più piccoli, quello spirito di comunità e tradizione che fa parte delle sacre ricorrenze.

Seguendo questo sentiero, venerdì scorso, gli alunni della scuola dell'Infanzia e Primaria "Simone Pasquale Neri" di Giampilieri dell'Istituto comprensivo "Santa Margherita" di Messina, presieduto dalla Dirigente, Laura Tringali, hanno mandato in scena il piccolo varietà interreligioso "Dillo forte che è Natale", evento che rientra all'interno del progetto "La pace incomincia da me", il quale propone l'insegnamento dei valori universali dell'uomo agli studenti.

La scuola di Giampilieri presenta diverse culture al suo interno e diversi modi di vivere il Natale. L'istituto si è quindi impegnato affinchè ogni ragazzino potesse sentirsi onorato ed allo stesso tempo gioioso delle proprie usanze, potendo condividere il bagaglio culturale con i compagni senza preoccuparsi dell'esporre il proprio parere. Durante lo spettacolo, che ha visto una nutrita partecipazione, oltre che dei genitori e degli alunni, anche della comunità del piccolo villaggio conosciuto per le tristi vicende dell'alluvione del 2009, è stato riservato uno spazio all'ascolto, in lingua araba, della Sura 3,45-47, il testo più "natalizio" del Corano dove si riferisce dell'annuncio della nascita di Gesù da parte dell'angelo Gabriele a Maria.

In seguito, i ragazzi hanno proposto un "presepe ampliato", all'interno del quale una parte dei bambini ha costruito la capanna e Gesù bambino, attualizzando l'evento della natività del Figlio di Dio, ed i compagni musulmani, al posto della Natività, hanno realizzato l'Annunciazione, con Maria che sul davanzale di casa incontra l'angelo, quasi a ricalcare il famoso dipinto del Beato Angelico. Infine, dopo la presentazione della particolare "torta della pace", il pastore Tonino Bello ha invitato alla riflessione i presenti con un invito decisamente sentito, "Mettiamoci in cammino, senza paura. Il Natale di quest'anno ci farà trovare Gesù – Dio e, con Lui, il bandolo della nostra esistenza redenta, la festa di vivere, il gusto dell'essenziale, il sapore delle cose semplici, la fontana della pace, la gioia del dialogo, il piacere della collaborazione, lo stupore della vera libertà, la tenerezza della preghiera".

Claudio Panebianco

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