Il “Coordinamento 22.11.11” si prepara alla mobilitazione: «Ci faremo sentire, pronti anche a bruciare i certificati elettorali»

Sono giorni di incontri, di confronti e di passaparola, per il “Coordinamento 22.11.11” di Barcellona, nato con l’intento di fare squadra e tutelare gli interessi del territorio devastato dall’alluvione del 22 novembre. Ancor di più dopo l’esclusione dal decreto “Milleproroghe” varato dal governo, che ha rappresentato per tanti l’ennesimo schiaffo al dolore di chi ha visto distrutta la propria quotidianità e annientati i sacrifici di una vita. Di questo ma soprattutto dell’organizzazione della manifestazione programmata il prossimo 22 gennaio, si è discusso nel corso dell’assemblea tenutasi nel centro del Longano, convocata per fare il punto della situazione.

Definita una prima sommaria organizzazione per la giornata del 22, data simbolica perché secondo anniversario dell’alluvione. Il comitato, nel corso di una conferenza stampa, presenterà un documento, sottoscritto da tutti i 50 promotori, in cui verranno sintetizzati i motivi
e gli obiettivi che hanno portato i cittadini alla protesta. “Alla conferenza – affermano i rappresentanti del Coordinamento – sono invitati tutti i rappresentanti istituzionali (locali, provinciali, regionali e nazionali) messinesi, a cui il Comitato chiede la possibilità di ottenere una audizione nelle Commissioni preposte”.

Dopo l’incontro con la stampa si procederà con il corteo (orario ancora da stabilire) lungo le vie simbolo della devastazione. “Sarà il grido di indignazione di una provincia umiliata e, nei fatti, abbandonata. Non escludiamo anche forme più dure di protesta, come un bel falò delle copie dei certificati elettorali. In un momento storico in cui i cittadini della provincia di Messina si sentono privi di diritti fondamentali, come quello all’uguaglianza (rispetto al trattamento ricevuto dai fratelli liguri, toscani e calabresi), optiamo per una forma di protesta eclatante”.

Queste dunque le intenzioni del “Coordinamento 22.11.11” che per i prossimi giorni ha programmato nuovi incontri. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di persone e sensibilizzare anche gli abitanti e i rappresentanti istituzionali degli altri centri colpiti: “Finora purtroppo – afferma uno dei componenti del Comitato, Gianfranco Furnari – non abbiamo trovato il riscontro che avremmo sperato, la gente è diffidente, ma soprattutto sembra aver perso ogni speranza. Ma è proprio questo che non dobbiamo fare ed è per questo che dobbiamo farci sentire”. (ELENA DE PASQUALE)