Paradossi messinesi: archetto parapedonale davanti ad uno scivolo per disabili

Paradossi messinesi: archetto parapedonale davanti ad uno scivolo per disabili

Paradossi messinesi: archetto parapedonale davanti ad uno scivolo per disabili

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mercoledì 17 Ottobre 2012 - 09:50

Quero e Guanta della IV circoscrizione hanno scritto al commissario Croce e al dipartimento mobilità urbana per chiedere che venga rimosso l'osatcolo che ostruisce il passaggio: "È paradossale non utilizzare uno scivolo già esistente e averlo ostruito al transito pedonale"

All’intersezione tra il viale Boccetta e la via Vittorio Emanuele esiste, davanti ad uno scivolo per diversamente abili e collocato sul marciapiede pedonale, un archetto parapedonale che ostruisce il transito alle persone. È la denuncia, “certifcata” con tanto di foto, che arriva da Francesco Palano Quero e da Maurizio Guanta della quarta circoscrizione.

“È paradossale non utilizzare uno scivolo già esistente e averlo ostruito al transito pedonale, con la collocazione di un archetto – affermano Quero e Guanta -. Il Consiglio della quarta circoscrizione ha individuato con apposite deliberazioni come obiettivo prioritario, fondamentale e nobile dell’amministrazione, quello di eliminare ogni impedimento alla libera e semplice circolazione delle persone, abbattendo ogni barriera architettonica, al fine di favorire l’integrazione e la socializzazione delle categorie svantaggiate, eliminando quegli ostacoli che si frappongono al regolare transito pedonale”.

La nota, inviata al commissario del comune Luigi Croce e al Dipartimento mobilità urbana, chiede delucidazioni sulla collocazione dell’archetto nel punto in questione e, in ogni caso, che venga rimosso, “consentendo il transito pedonale, anche e soprattutto per i diversamente abili, valutando l’ipotesi di collocare un semaforo pedonale a chiamata, per la sicurezza delle persone”.

12 commenti

  1. Piu’ che un “para-dosso” mi sembra un “para – disabile “. Non mi sembra infatti che in corrispondenza dello scivolo ci sia un attraversamento pedonale. Magari funge anche da “para-faccia” per l’amministrazione…immaginate la scena…un disabile in carrozzina che scende dalla nave e tenta di attraversare (suo malgrado fuori dalle strisce) fruendo di quello scivolo…gli potrebbero fare la statua per quanto resterebbe fermo li’ in attesa…LA GENTE NON SI FERMA SULLE STRISCE….figuriamoci fuori.
    Vi sarà capitato( mi auguro) di fermarvi per fare attraversare i croceristi sulle strisce(mentre tutti sfrecciano) e per risposta vi fanno l’inchino perché vi saranno riconoscenti a vita?!!?!?! A MIA MI CADI A FACCI ‘TERRA!!!

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  2. Però non segnalano che non ci sono strisce pedonali. Le stesse si “intravedono” a 10 mt verso sinistra.
    poi magari si faranno anche un giro per segnalare anche i continui parcheggi di veicoli proprio davanti, se non sopra, gli scivoli per disabili o questi inconventienti non li hanno mai notati.

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  3. perche’ la via vittorio emanuele dovrebbe essere chiusa al traffico quando ci sono navi. ma ovviamente ci vorrebbe qualcuno con gli attributi per farlo

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  4. Nino Principato 17 Ottobre 2012 13:31

    Premesso che regola fondamentale del giornalista è quella di “informarsi per informare” (e ve lo dice il sottoscritto che dal 1994 è iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti di Roma), desidereri informare, stavolta correttamente, Francesco Quero e Maurizio Guanta della IV Circoscrizione, che bene hanno fatto i miei colleghi della Mobilità Urbana a collocare l’archetto parapedonale davanti allo scivolo per disabili. Infatti, se prima di inviare la foto e l’articolo a Tempostretto, i due presidente e consigliere si fossero informati a dovere, avrebbero appreso (evitando così di innescare inutili polemiche) che il Codice della Strada prescrive gli scivoli per disabili esclusivamente in corrispondenza degli attraversamenti pedonali (le cosiddette “strisce bianche e nere”). Chiunque può controllare che in quel posto strisce pedonali non ce ne sono e non ce ne possono essere perchè la carreggiata frontistante è divisa longitudinalmente da un’aiuola spartitraffico (realizzata successivamente allo scivolo perchè indispensabile a regolamentare il traffaico, anche pesante, in quel tratto a ridosso dei binari del tram) invalicabile da persone non diversamente abili, figuriamoci dai disabili. Desta meraviglia, piuttosto, che l’osservazione sia stata fatta da due persone, che peraltro stimo ed apprezzo per il loro proficuo operato a favore della città (non ultima la denuncia dello scandalo del progetto di riqualificazione di una strada privata, la via Goito), e che non rende giustizia ai sempre più denigrati dipendenti comunali, tacciati di essere incompetenti e fannulloni, ed alla cui categoria mi onoro di appartenere.
    Arch. Nino Principato

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  5. Egregio Architetto,mi domando prima di prendere un provvedimento dato che abbiamo questi grandi tecnici di competenza alla mobilita’ urbana,perche togliere uno scivolo a persone con difficolta’ motorie,i problemi del traffico li sappiamo da anni nel Boccetta, quindi prima realizzano lo scivolo poi si ci sveglia e lo piantonano con archetto parapedonale,non era meglio una soluzione diversa spostare lo scivolo in prossimita’ delle strisce pedonali o quanto meno realizzare un semaforo a chiamata come proposto?

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  6. La mia non e’ polemica ,ma difendere i diritti delle persone svantaggiate e siccome la stimo Dott.Principato Sottolineo chi ha realizzato lo scivolo all’epoca e’ sicuramente a conoscenza delle problematiche viare e di pericolo che c’erano prima ed oggi.Le ordinanze partono sempre dal dipartimento come mi insegna,resto indignato perche’ non ci vuole l’arca di scienza per trovare soluzioni in merito.Come ben sa come abbattimento delle barriere architettoniche a Messina siamo tra gli ultimi in Italia.

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  7. ATTENZIONE BISOGNA RIPRISTINARE IL MARCIAPIEDE LASCIANDO IL DISSUASORE E FARE LO SCIVOLO SULLA VIA VITTORIO EMANUELE ACCANTO AL SEMAFORO. DAL PUNTO DOVE C’E’ IL DISSUASORE NON SI PUO’ ATTRAVERSARE PERCHE’ PERICOLOSISSIMO. BISOGNA RIPRISTINARE LO STATO DELLA BANCHINA PERCHE’ I TURISTI CHE PASSANO GIORNALMENTE ANCHE IN CARROZZELLA NON CAPISCONO E COMMENTANO.LA FOTOGRAFIA SU FACEBOOK E’ MIA E L’HO INSERITA IO PROPRIO PER ARRIVARE AD UNA SOLUZIONE MA NON CERTAMENTE A QUELLA SBAGLIATA. PIPPO LOMBARDO

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  8. Ho già scritto un mio commento sopra, e da anni che cerco di fare sistemare la banchina e l’archetto. La fotografia l’ho fatta ed inserita io si Fasebook per trovare una soluzione definitiva. Da li non si può attraversare è pericolosissimo, si deve ripristinare la banchina lasciando l’archettio e fare lo scivolo un metro più avanti ad angolo con il semaforo che ha anche la chiamata a pulsante bloccando solo il transito veicolare sulla via Vittorio Emanuele.

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  9. la verità è che, come al solito, a qualcuno piace parlare a prescindere.
    La questione è che in quella posizione non è previsto alcun attraversamento pedonale (ma questo da parecchi anni). L’attraversamento pedonale, regolato da impianto semaforico (quindi in sicurezza), si trova ad appenna 20 metri circa a monte (intersezione con via Garibaldi)

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  10. Dispiace riscontrare, per l’ennesima volta, che la politica messinese venga fatta in questo modo…….cercando di gettare fango su tutto e tutti senza prima appurare i fatti.

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  12. La politica messinese nel fango ci sguazza felice come un maiale

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