Operazione Dinamite, 52 condanne per lo spaccio dal fortino di Giostra LA SENTENZA

Operazione Dinamite, 52 condanne per lo spaccio dal fortino di Giostra LA SENTENZA

Redazione

Operazione Dinamite, 52 condanne per lo spaccio dal fortino di Giostra LA SENTENZA

martedì 29 Aprile 2025 - 17:06

L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Messina sullo spaccio di cocaina tra la Sicila e la Calabria. Queste le decisioni della Gup Misale

MESSINA – E venne il giorno della sentenza per l’operazione Dinamite. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Messina sul traffico e spaccio di cocaina, ma anche nuovi allucinogeni pesanti, nelle case-fortino di Giostra. Una vera e propria organizzazione commerciale attiva h24, con operai a libro paga e con forniture dai grossi trafficanti calabresi.

La Gup, Giudice per l’udienza preliminare, Claudia Misale, con il rito abbreviato, ha deciso 52 condanne, tra imputati siciliani e calabresi: 11 anni di reclusione a Rosario Abate (32.400 euro di multa), 8 anni a Giuseppe Anzalone, 10 anni ad Alex Arrigo, 9 anni ad Antonino Astone, 8 anni e sei mesi di reclusione a Luca Michael Gabriel Astone, 8 anni a Giuseppe Astuto, sei mesi a Carmelo Barile (a titolo di ulteriore aumento rispetto alla pena di 8 anni di reclusione), 8 anni e 4 mesi a Fabio Bellantoni, 4 anni e 2 mesi a Maria Cacopardo (18mila euro di multa), 7 anni a Danilo Lorenzo Calderone (40.000 euro di multa), 10 anni a Giocacchino Cananzi, sei anni a Giovanni Cannistrà (26.000 euro di multa), 6 anni e 4 mesi a Claudio Caporlingua (26.000 euro di multa), 15 anni e sei mesi a Giuseppe Castorino (47.100 euro di multa), 6 anni e sei mesi a Graziano Castorino (40.000 euro di multa), 8 anni e 4 mesi ad Andrea Centorrino, 8 anni e sei mesi ad Angelo Conti, 4 anni e sei mesi a Carmelo Gennaro Conti (20.000 euro di multa), 9 anni e 4 mesi a Salvatore Costa, 4 anni e 6 mesi a Giuseppe Costanzo Zammataro (20.000 euro di multa), 6 anni a Giovanbattista Cuscinà (20.000 euro di multa), 5 anni a Valentina Demarco (20.000 euro di multa), 6 anni e 4 mesi ad Antonino Falcone (26.000 euro di multa), 8 anni e 8 mesi a Sebastiano Massaro Galati, 6 anni e 10 mesi a Stefania Galletta, 11 anni a Giuseppe Gangemi, 8 anni e 8 mesi a Bruno Giorgi, 6 anni a Paolo Grasso (30.000 euro di multa), un anno a Giovanni Idotta, 5 anni e 2 mesi a Giuseppe Lo Cascio (20.400 euro di multa), 5 anni ad Antonino Barnà Mastrolembo (24.000 euro di multa), 8 anni e 4 mesi a Filippo Messina, 10 anni a Domenico Milanese, 7 anni e 8 mesi a Grazia Minutoli, 8 anni a Vincenzo Muni, 5 anni e 4 mesi a Marcello Nunnari (24.000 euro di multa), 10 anni a Maurizio Papale, 5 anni e 4 mesi a Giuseppe Pizzata (20.000 euro di multa), 8 anni a Giovanni Rizzo, 5 anni a Domenico Romano (20.000 euro di multa), 6 anni e 10 mesi a Giada Sabbatini, 2 anni e 2 mesi ad Antonino Santovito (8.000 euro di multa), 10 anni a Maurizio Savoca (44.000 euro di multa), 5 anni ad Antonino Scirone (20.000 euro di multa), 8 anni ad Antonino Settimo (30.000 euro di multa), 8 anni a Paolo Settimo (30.000 euro di multa), 6 anni a Francesco Spadaro (20.000 euro di multa), 11 anni e 4 mesi di reclusione ad Antonino Strangio, 2 anni e 2 mesi a Cristian Sturniolo (6.000 euro di multa), 2 anni a Gianluca Torrini (12.000 euro di multa), 8 anni e 8 mesi a Gianluca Vento.

La Gup dichiara di non doversi procedere nei confronti di Francesco Pelle per “incapacità irreversibile dell’imputato”. Due le assoluzioni totali per gli imputati Alessio Abate e Roberto Galati Giordano e alcune parziali.

Hanno difeso, tra gli altri, gli avvocati Ignazio Panebianco, Pietro Fusca, Ilaria Intelisano, Salvatore Silvestro, Cinzia Panebianco, Pietro Ruggeri, Antonello Scordo, Alessandro Trovato.

La porta blindata a casa del pusher e il carabiniere ferito

L’operazione Dinamite è scattata dopo il controllo a casa di un pregiudicato, al villaggio Cep. Quando i carabinieri hanno bussato, l’uomo ha aperto convinto che si trattasse di un cliente. Accortosi delle divise, ha richiuso di colpo la pesante porta blindata, ferendo un militare. La porta si è aperta poi solo dopo 20 minuti. Intercettazioni e pedinamenti dei carabinieri hanno permesso di ricostruire tutta la filiera dello spaccio.

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