cronaca

Operazione Red Drug, nomi e dettagli

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E’ Flaminio Florelli il “Gianpaolo” che secondo la Guardia di Finanza organizzava le forniture di droga tra Messina, la capitale e Pescara, interrotte dal blitz Red Drug scattato ieri. Con lui, da tempo residente a Roma, altri tre messinesi: il pregiudicato Gianpaolo Scimone di Santa Lucia sopra Contesse, Gregorio Fiumara e Francesco Minissale, Maurizio Azzarà di Bronte, i catanesi Carmelo Sessa e Pietro Lombardo, entrambi già noti e considerati contigui alla famiglia Nizza del clan Santapaola-Ercolano.

Il referente finale di tutto il giro era Mauro Spinelli dell’omonima famiglia di etnia rom che secondo gli inquirenti rappresenta quel che sono i Casamonica a Roma. Considerato uno dei più potenti uomini d’Abruzzo e a capo di un fiorente giro di droga, invischiato in indagini per riciclaggio di denaro, si è sempre difeso dicendo di non essere un criminale di rango, ma di spacciare per sopravvivere. Una versione smentita da tutte le indagini delle forze di polizia sul clan Spinelli.

Secondo i finanzieri della Polizia Economica Finanziaria, guidata dal tenente colonnello Emanuele Camerota, a capo del giro insieme a “Gianpaolo” c’era il catanese Sessa: erano loro a tenere la cassa, pagare i corrieri, dividersi il resto e organizzare i contatti con i pescaresi.

Tutti sono attesi al confronto col giudice per le indagini preliminari. A firmare il provvedimento è stata il GIP di Messina Tiziana Leanza, che sentirà la gran parte di loro per rogatoria, visto che sono reclusi in varie carceri d’Italia.