Non votando il rendiconto, D’Alcontres si è candidato a sindaco di Messina?

L’unico onorevole messinese nella lista degli otto “traditori” di oggi è Francesco Stagno D’Alcontres. Si dirà che il deputato, rispetto ai suoi compagni di partito, è stato coerente con quanto dichiarato nei giorni scorsi a proposito dei fondi stornati dalla ricostruzione di Giampilieri. Chi scrive, invece, ritiene che D’Alcontres, così come Garofalo, Crimi, Germanà, Scilipoti, Martino, Genovese, D’Alia e tutti gli altri abbiano ben poco di cui vantarsi. Il governo infatti fa il suo mestiere e in tempi di vacche magre cerca di raschiare il barile la dove può e se decide di decurtare un capitolo di spesa piuttosto che un altro è libero di farlo, ciò che invece non deve accadere è che dei deputati eletti per fare l’interesse del territorio che li esprime non si accorgano di tale decurtazione: questo è il vero problema, e cioè che questi signori siedono in parlamento senza avere alcuna cognizione di causa rispetto al ruolo che ricoprono.

Se poi a monte della mancata riconferma dei fondi destinati all’alluvione di Giampilieri ci aggiungiamo la disattenzione della Regione, che non ha rispettato il patto di stabilità che vincolava l’assegnazione dei fondi, allora c’è da chiedersi di cosa dovrebbe vantarsi l’onorevole D’Alcontres e con lui tutti gli altri onorevoli? Del fatto che occupano un posto in politica senza concludere nulla di buono per la città? Suvvia non prendiamoci in giro! La vera questione è che D’Alcontres, in vista delle prossime elezioni amministrative, vuole dar di sè un’immagine di duro e puro con la quale presentarsi alla carica di sindaco potendo vantare una coerenza sulla questione Giampilieri. Nel caso non lo si fosse capito: D’Alcontres, non votando il rendiconto dello Stato, si è di fatto candidato alla poltrona di sindaco di Messina. (Nicola Curro’)