Oppido Mamertina. Uccelli detenuti illegalmente in gabbia, deferite due persone

Oppido Mamertina. Uccelli detenuti illegalmente in gabbia, deferite due persone

Redazione

Oppido Mamertina. Uccelli detenuti illegalmente in gabbia, deferite due persone

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giovedì 22 Dicembre 2022 - 09:13

Le due persone deferite dovranno rispondere, dei reati di furto aggravato, maltrattamento di animali e uccisione di specie protette

OPPIDO MAMERTINA – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cittanova, hanno rinvenuto e sequestrato complessivamente 1000 esemplari vivi di avifauna protetta (cardellini, verzellini, verdoni e fringuelli), di cui 500 vivi, i quali erano rinchiusi ed ammassati in piccole gabbie all’interno di un casolare di proprietà di un uomo di 52 anni, già noto alle forze dell’ordine, denunciato a piede libero nel comune di Oppido Mamertina. Gli altri 500, stati rinvenuti imbustati e congelati pronti per la vendita, dimostrando, in modo inconfutabile, come il cinquantaduenne, praticasse in modo continuativo l’uccellagione su specie protette. Inoltre, sono state sequestrate anche reti da uccellagione, 2 richiami elettroacustici di genere vietato, 4 fucili di vario calibro, una pistola ed un cospicuo quantitativo di munizioni.

In una seconda attività mirata al contrasto del bracconaggio nel territorio di Molochio, i militari hanno deferito in stato di libertà un sessantacinquenne del posto, sorpreso, in flagranza di reato, a praticare l’uccellagione da una postazione fissa sita in un’area boschiva. Anche in questo caso, durante la successiva perquisizione della casa rurale in uso al soggetto, sono stati rinvenute trappole, reti da uccellagione e numerosi esemplari di specie protette congelate, tra cui ben 78 esemplari di Ghiro, piccolo mammifero notoriamente consumato anche nei rituali convivi della criminalità organizzata. Entrambi i deferiti dovranno rispondere, dei reati di furto aggravato, maltrattamento di animali e uccisione di specie protette. Nel corso delle operazioni, tutti gli uccelli atti al volo sono stati liberati immediatamente nel loro ambiente naturale, mentre 10 esemplari, non più in grado di volare, sono stati affidati al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) di Messina per le cure del caso.

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