Ospedale di Polistena, inaugurato il "nuovo" Pronto soccorso

Ospedale di Polistena, inaugurato il “nuovo” Pronto soccorso

mario meliado

Ospedale di Polistena, inaugurato il “nuovo” Pronto soccorso

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sabato 05 Novembre 2022 - 07:55

Occhiuto: è un primo piccolo risultato, abbiamo ancora tanto da fare per tutti gli ospedali del Reggino che meritano attenzione da parte della Regione

POLISTENA – Amministratori locali della Piana di Gioia Tauro (il sindaco polistenese Michele Tripodi in testa) e tanti semplici cittadini, consiglieri regionali (come il forzista Giuseppe Mattiani, presidente della Quinta Commissione consiliare “Riforme”) o ex parlamentari (si veda il pentastellato Giuseppe Auddino, che già lo scorso anno diede notevole impulso al restyling mediante un primo sopralluogo), medici e altri tecnici della Sanità, coriacee associazioni della Tirrenica reggina: una ‘cornice’ davvero significativa, ieri, per l’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale territoriale spoke di Polistena.

Un momento festoso

Il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto

Un momento attesissimo, che cambierà la vita all’utenza e ai sanitari e al quale hanno preso parte anche il Presidente della Giunta regionale e commissario governativo alla Sanità Roberto Occhiuto e il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Lucia Di Furia. Ad accoglierli, il direttore del Pronto soccorso Franco Moschella, il progettista dell’Ufficio tecnico dell’Asp reggina Pasquale Ferraro.

«Un momento positivo; ma non basta, c’è ancora da fare tantissimo – ha fatto presente Occhiuto -. Io sono contentissimo del lavoro del commissario Di Furia e dei suoi collaboratori, ho scelto per lei l’Asp più ‘complessa’ dell’intera Calabria; certo oggi cogliamo un primo piccolo risultato, abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare e non solo per Polistena, ma per tutti gli ospedali del Reggino, che meritano grande attenzione da parte della Regione Calabria».

Make-up ‘profondo’

Ma con questo make-up ‘profondo’, da 155mila euro d’importo, rispetto alla ‘vita precedente’ del Pronto soccorso polistenese cos’è cambiato? «Intanto, è cambiata la dignità dei locali – osserva il progettista Ferraro -. Abbiamo fatto un restyling di tutti gli spazi; in questa chiave ancor più importante visto che chi viene qui, purtroppo, ci viene in sofferenza. E poi una completa reingegnerizzazione delle aree d’accesso.

Il progettista in forza all’Asp, architetto Pasquale Ferraro

Attraverso la realizzazione della camera calda (cioè un’area riservata in cui il transito è consentito solo ai mezzi di soccorso che giungono in ospedale), prima inesistente, si vanno a filtrare tutti gli accessi al Pronto soccorso: i ‘codici rossi’ e ‘codici arancioni’, che vanno direttamente all’emergenza-urgenza, e poi una “zona-filtro” d’accesso pedonale, ma anche attraverso la camera calda, che conduce al triage-accettazione per lo smistamento dei vari ‘codici’.

Ma siamo intervenuti anche sulle facciate e sul piazzale. Se il ‘nuovo’ Pronto soccorso reggerà la diversa pressione dell’utenza pianigiana? Se tutti i pazienti finiranno per riversarsi qui magari sarà dura; ma certo quest’intervento – così l’architetto Ferraro -, che mi sembra di riuscita soddisfacente, contribuirà quantomeno a mitigare la lunghezza delle attese».

Attrezzature e arredi da implementare

Pronto soccorso ospedale di Polistena

Tuttavia il restyling del Pronto soccorso dell’ospedale territoriale pianigiano, in qualche modo, è anche “una promessa a metà”.

Perché parecchi arredi e attrezzature mancano ancora all’appello, come evidenziato dallo stesso Occhiuto, che ha però contestualmente ricevuto ampie rassicurazioni sul tempestivo completamento degli interni, anche strumentali.

La spina nel fianco? Le carenze d’organico…

Il direttore del Pronto soccorso polistenese Franco Moschella

Resta comunque quantomeno un’altra criticità, gravissima: il personale che dovrebbe animarlo, quello che sarà in pratica l’unico Pronto soccorso per l’intera Tirrenica reggina, dopo la chiusura di vari Pronto soccorso e Ppi (Punti di primo intervento). «Mancano all’appello 7 dirigenti medici su 15, la scopertura è di metà dell’organico – evidenzia lo stesso primario Moschella -. Speriamo nei colleghi cubani, che accoglieremo a braccia aperte»: secondo informazioni che attendono ovviamente riscontri puntuali, all’intero ospedale spoke polistenese ne sarebbe destinata una trentina.

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