Quel consuntivo che tarda ad arrivare ed il buco nero delle partecipate

Il 30 giugno, ultimo giorno utile per approvare il bilancio consuntivo 2013, è alle porte e del documento economico-finanziario non c’è traccia. L’assessore al ramo e vicesindaco Guido Signorino assicura che ormai è solo questione di giorni prima che approdi in giunta, ma il Consiglio Comunale non nasconde il proprio scetticismo di fronte alle rassicurazioni dell’amministrazione comunale e mette le mani avanti per tutelarsi.

Il presidente della Commissione Bilancio, Franco Mondello, sollecita quindi « il Sig. Presidente del Consiglio Comunale … ad avviare sistemi di supporto esterni nel sistema delle garanzie nell’ente locale quale controllo collaborativo della Corte dei Conti, per agevolare e assicurare l’esercizio di forme efficaci di autocontrollo ed altresì informare l’Assessorato delle Autonomie Locali dello stato attuale che il Consiglio Comunale impossibilitato a valutare per quanto di competenza il bilancio esercizio 2013».

In pratica, attraverso la nota inviata alla presidente del Consiglio Comunale Barrile, al sindaco Accorinti, al ragioniere generale Cama, al direttore/segretario generale Le Donne, il consigliere dell’Udc lascia intuire che il suo obiettivo principale è quello di salvaguardare i consiglieri comunali da qualsiasi responsabilità sui ritardi che eventualmente, anzi probabilmente, si registreranno nell’approvazione del Consuntivo. Una volta esitato dalla Giunta, il documento finanziario dovrà passare nelle mani dei revisori dei conti, chiamati ad esprimere parere obbligatorio ma non vincolante. La legge concede loro 15 giorni di tempo e basta farsi due semplici conti per capire che il termine sarà inevitabilmente sforato.

A proposito dello slittamento dei termini, Mondello ricorda che la Corte dei Conti ha già bacchettato il Comune di Messina, sollevando «osservazioni per il grave ritardo nell’approvazione del rendiconto 2012», e sottolinea che «alla 1^ Commissione, secondo il regolamento vigente, occorre analizzare i dati contabili sulla base delle linee guida deliberate dalla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti e sulla base delle conseguenti valutazioni dell’Organo di Revisione sulla legittimità e regolarità della gestione».

La Commissione chiede di “indagare” sulla gestione relativa allo scorso esercizio contabile, pertanto invita il sindaco e il ragioniere generale a « produrre la proposta di delibera del conto consuntivo 2013 allegando altresì i registri di contabilità finanziaria; contabilità economica; di contabilità generale comune ai due sistemi; e altri libri e registri prescritti dalla normativa fiscale e del lavoro».

Il Consiglio comunale vuole una dettagliata documentazione per prendere tutte le precauzioni del caso, al fine di evitare di trovarsi di fronte all’ennesima mazzata da parte della magistratura contabile.

Intanato, in commissione bilancio, continuano i confronti serrati tra consiglieri e amministrazione. Ieri pomeriggio è stata la volta dell’assessore Signorino, finito sotto torchio perché i consiglieri non si accontentano più delle parole e vogliono capire quali atti stia producendo la giunta per rispondere ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti tanto nella delibera n.58 quanto nella delibera n.68 (vedi correlati).

Lunedì sarà la volta del sindaco Accorinti, che ad un anno dalla sua elezione dovrà spiegare quale sarà il futuro delle società partecipate, i cui debiti aggravano la situazione finanziaria del Comune.

Danila La Torre