Arrivano i risultati dei carotaggi al Teatro in Fiera. Via ai termini per il progetto esecutivo

Arrivano i risultati dei carotaggi al Teatro in Fiera. Via ai termini per il progetto esecutivo

Marco Ipsale

Arrivano i risultati dei carotaggi al Teatro in Fiera. Via ai termini per il progetto esecutivo

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venerdì 26 Aprile 2013 - 22:05

Primo giorno di riapertura dei cancelli del lungomare fieristico. Un qui pro quo lo aveva impedito nei giorni scorsi. Il 9 maggio, data del prossimo Comitato Portuale, saranno valutate le numerose richieste giunte per l’utilizzo delle aree

In pochi mesi una forte accelerata per ciò che era rimasto immobile per 17 lunghi anni. Il progetto di ristrutturazione del Teatro in Fiera era pronto già lo scorso agosto, ma l’iter era stato rallentato dalla difficoltà nell’effettuare i carotaggi. La vicenda era stata riportata alla luce dagli attivisti che avevano occupato il Teatro, prima di essere “sgomberati” tra le polemiche il 15 febbraio. Pochi giorni dopo, sono stati finalmente fatti i prelievi dei campioni della struttura, che arrivano adesso sul tavolo dell’Autorità Portuale.

I risultati non si conoscono ancora ma, indipendentemente da essi, lunedì scatteranno i termini per la progettazione esecutiva. Serviranno ancora almeno altri sei mesi prima dell’approvazione definitiva, poi, se non verranno fuori altri intoppi, si potrà finalmente mettere mano alla ricostruzione.

Un progetto, quello ideato da Laura Marino e Marco Mannino, che prevede un rifacimento quasi integrale del Teatro. Importo previsto circa tre milioni e mezzo di euro, per una grande struttura a vetri sul viale della Libertà e una rifunzionalizzazione di tutte le aree interne.

Quella conclusa, intanto, è stata una giornata importante per il lungomare fieristico. E’ stata la prima della riapertura, dopo il qui pro quo con la società di vigilanza che ne ha rinviato l’avvio di qualche giorno.

“L’apertura quotidiana del lungomare del quartiere fieristico è solo il primo importante passo verso la restituzione alla fruizione collettiva di tutta l’area in cui insistono tra l’altro 13 manufatti che l’Ente è intenzionato a rendere al più presto utilizzabili nell’ottica del complessivo rilancio dell’area”. Ad affermarlo è il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, a seguito della tanto agognata apertura. In questa prima fase, l’ingresso è consentito dalle 9 alle 21 e solo tramite il varco pedonale prospiciente alla “passeggiata a mare”, dove sarà assicurata la necessaria vigilanza.

Dopo l’apertura delle aree esterne, dunque, l’obiettivo attuale dell’Authority è quello di rendere fruibili anche quelle interne. Tante già le richieste di concessione, che andranno analizzate sin dal prossimo Comitato Portuale. La valutazione verterà anche sull’immediato uso di quei padiglioni che ad oggi sono utilizzabili senza importanti interventi di adeguamento.

“Nei prossimi giorni – prosegue De Simone -, acquisita la gestione degli impianti tecnologici, saranno adottate tutte le misure tecniche per assicurarne la piena efficienza. Ciò potrà consentire a breve anche un accrescimento degli orari di fruizione dell’area ed una maggiore opportunità di utilizzo intensivo degli spazi, nel periodo estivo, da parte di coloro i quali intenderanno godere della bellezza dei luoghi”.

Fino al 30 aprile, infatti, l’utenza elettrica è ancora intestata all’Ente Fiera posto in liquidazione dalla Regione. “A maggio prenderemo in gestione gli impianti – afferma il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina – e dovremo effettuare le opportune verifiche. Avremmo potuto aspettare ancora, prima della riapertura, per fare un’attenta analisi dei padiglioni e di ciò che ritroviamo dopo anni in cui l’area è stata gestita dall’Ente Fiera, ma abbiamo voluto mantenere più presto possibile l’impegno preso con la città. Ora vogliamo però procedere per gradi. L’attuale orario di apertura coinciderà con quello delle ville comunali. Intanto faremo una serie di interventi di sistemazione, poi andremo a pieno regime ed amplieremo anche gli orari di fruizione”.

L’apertura, dunque, va di pari passo con il recupero di un patrimonio che per troppo tempo è stato trascurato. “Siamo già al lavoro – conclude Di Sarcina – per approfondire questi temi ed esaminare le richieste di concessione, sia quelle di breve periodo sia quelle a più lunga scadenza. L’obiettivo è quello di avere le idee già chiare per il prossimo Comitato Portuale in modo tale da essere propositivi e prendere delle decisioni. Nel mese di maggio ci limiteremo a dare autorizzazioni per gli spazi all’aperto. Dopo la verifica degli impianti, potremo dare delle concessioni anche per quei padiglioni che non necessitano di grandi interventi per essere agibili. Il tutto senza dimenticare l’obiettivo più ampio di un bando europeo per la valorizzazione, la cui idea non è stata abbandonata, ma solo congelata”.

(Marco Ipsale)

Un commento

  1. x valorizzare un affaccio a mare non avete capito che si devono abbattere muri e cancellate, tutto deve essere fruibile a perdita d’occhio. I cancelli e i muri favoriscono solo malaffare e delinquenza…e infine un teatro non può avere davanti a se la strada sbarrata da un inutile ed indecoroso tram!

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