Al via la 50esima edizione del Gran Carnevale Pattese tra carri, maschere e ... qualche polemica!

Al via la 50esima edizione del Gran Carnevale Pattese tra carri, maschere e … qualche polemica!

Giuseppe Giarrizzo

Al via la 50esima edizione del Gran Carnevale Pattese tra carri, maschere e … qualche polemica!

giovedì 16 Febbraio 2012 - 19:54

Tutto pronto per questa speciale edizione del carnevale. 40mila euro i fondi destinati alla manifestazione cui prenderanno parte 11 carri allegorici e 17 gruppi mascherati. Ma le polemiche sono sempre dietro l'angolo.

La prima edizione risale al 1962: una tradizione lunga e radicata, ma soprattutto sentita. E quest’anno lo sarà ancor di più, considerato che il Gran Carnevale Pattese festeggia il suo 50esimo anno di vita. Del resto le premesse per una manifestazione in grande stile ci sono tutte: la macchina organizzativa è ormai in moto da parecchi mesi e l’amministrazione comunale pare non abbia lasciato nulla al caso. Ben 40mila sono gli euro investiti per garantire l’ottima riuscita del carnevale, molti dei quali destinati a supportare le spese dei maestri carristi e dei gruppi mascherati (contributi a partire da un minimo di 800euro ad un massimo di 2.500 euro per i primi e da un minimo di 400euro ad un massimo di 800euro per i secondi ). Le adesioni non si sono fatte attendere: saranno 11 i carri allegorici e 17 i gruppi mascherati pronti a sfilare per le vie principali della cittadina domenica 19 e martedì 21 febbraio. Raduno previsto per le 15,30 sul lungomare della frazione Marina, partenza alle ore 16 ed arrivo in serata nella centralissima Piazza Marconi dove verrà allestito il palco su cui si esibiranno la “Decolores Band” (domenica) e, direttamente dalla trasmissione rai3 “Alle falde del Kilimangiaro” di Licia Colò, la “Kilimangiaro Band” (martedì). La premiazione è prevista per martedì a tarda notte nel corso della serata danzante al Cine Teatro comunale ”Beniamino Joppolo” dove, tra l’altro, si ballerà anche nelle notti di sabato e domenica, a partire dalle 22,30. Sabato pomeriggio, intanto, alle ore 16:00 sempre al Cine Teatro ”Beniamino Joppolo”, si terrà il Carnevalino dei bambini con i ragazzi della “Full Animation”.
A coordinare la cinquantesima edizione del Gran Carnevale Pattese sarà Elvira Mangone, componente dello Staff del Sindaco con delega a carnevale e grandi eventi. La grande esperienza e la lunga partecipazione al carnevale pattese sono stati elementi fondamentali affinché la scelta ricadesse proprio sulla signora Mangone. A coadiuvarla nel lavoro organizzativo sarà il Comitato Tecnico, appositamente nominato dal primo cittadino e composto da un coordinatore gruppi, un responsabile dell’osservanza disciplinare, due responsabili artistici, un coordinatore tecnico e un coordinatore di sfilata.
”Non avrei mai immaginato che così tanti giovani e maestri carristi accogliessero l’invito dell’Amministrazione Comunale a partecipare a questa cinquantesima edizione del Gran Carnevale Pattese. Questo – ha affermato il Sindaco di Patti, Mauro Aquino – mi rende felice e mi fa ben sperare per il rilancio di questa manifestazione che negli ultimi anni ha perso attrazione”. Il primo cittadino, nel ringraziare i carristi e tutti coloro i quali già da diverse settimane sono all’opera per allestire carri e preparare vestiti, ha voluto sottolineare l’ottimo lavoro svolto dalla Mangone fino a questo momento: “ho chiesto la collaborazione di una donna, Elvira Mangone, che al carnevale pattese nel corso dei decenni ha dato parecchio lustro. E’ lei che per conto del Comune, insieme al personale dell’Ufficio Turismo, e ai componenti del comitato, sta organizzando al meglio la manifestazione”.
Insomma, pare proprio che per questa “specialissima” edizione del Gran Carnevale Pattese la cittadina tirrenica non si stia facendo mancare proprio nulla, nemmeno qualche polemica che, come di consueto, accompagna da sempre l’organizzazione e l’allestimento di manifestazioni del genere. In particolare, le lamentele di qualche cittadino si sono condensate intorno alla dubbia efficacia dell’ordinanza emanata dal primo cittadino, riguardante il divieto per i pubblici esercizi di somministrare bevande superalcoliche durante l’intera durata delle due sfilate. Un provvedimento che a detta di alcuni sarebbe inutile e non sufficiente ad evitare che si crei qualche disordine durante la manifestazione. Un’altra polemica, invece, ha radici antiche quasi quanto quelle del carnevale stesso e riguarda una presunta irresponsabilità politica ed amministrativa nel destinare con tanta disponibilità e solerzia somme di una certa importanza a manifestazioni come il carnevale, sottraendole, di contro, ai servizi primari per la cittadinanza. Ma si tratta di una teoria a cui sfugge, probabilmente, il potenziale ritorno economico e d’immagine che manifestazioni del genere, organizzate come si deve, potrebbero garantire ad una cittadina che proprio sulla sua storia e le sue tradizioni dovrebbe cominciare ad investire seriamente.
Ad ogni modo, al di là dei riscontri economici e d’immagine, il carnevale rimane la festa dell’allegria. Una festa antichissima carica di significati simbolici di cui rimane intatto, ai giorni nostri, l’aspetto goliardico, satirico e beffardo. Un modo per staccare dalla routine quotidiana, anche solo per pochi giorni l’anno, e sperimentare nel travestimento la trasgressione del sovvertimento dei ruoli e dell’ordine costituito. Patti non è estranea a questa tradizione e di carri allegorici che hanno destato scalpore se ne son visti parecchi, come quando nel 1968 alcuni giovani costruirono un carro che rappresentava il chiacchierato ed improbabile sodalizio politico tra l’allora vescovo di Patti Giuseppe Pullano ed il sindaco dell’epoca Giovanbattista Sciacca, anticlericale e massone. O ancora, solo qualche anno addietro, il carro allegorico in cui la sagoma dell’ex vicesindaco troneggiava su di una carrozza trainata da manichini in giacca e cravatta ma con la teste d’asino, allegoria, forse, di una gestione politica troppo centralista e clientelare. Chissà se anche quest’anno il buontempone di turno s’inventerà qualche colpo basso. Ma di sicuro gliela perdoneranno, in fondo è carnevale, e a carnevale “ogni scherzo vale”.

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