Intervista al dirigente del Centro operativo per la Sicurezza cibernetica della Polizia postale Letterio Freni. Un'analisi approfondita sui temi più delicati nella Giornata mondiale per la sicurezza in rete

di Carmelo Caspanello
La Polizia di Stato si conferma un pilastro fondamentale nella lotta contro i pericoli della rete, attraverso un impegno costante e attivo nell’educare gli studenti sulla sicurezza online. Centrali gli incontri in cui si affrontano temi cruciali come il cyberbullismo, le fake news e la privacy. L’obiettivo è quello di fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per navigare in modo sicuro e responsabile in un mondo digitale sempre più complesso. In primo piano anche il ruolo, fondamentale, dei genitori nell’educare i propri figli all’uso sicuro di Internet. Nella giornata mondiale per la sicurezza in rete abbiamo fatto il punto sui temi più “caldi” di una materia parecchio complessa, con il dirigente della Polizia di Stato Letterio Freni, del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale (Sicilia orientale).
Dirigente Freni, uso consapevole di internet e dei social, oggi cosa significa?
“Oggi, l’uso consapevole di Internet e dei social media è fondamentale non solo per i giovani, ma per tutta la società. È uno strumento che crea opportunità nello studio, nel lavoro e nel mantenere i legami sociali, specialmente in periodi di isolamento, come durante la pandemia. Tuttavia, è importante utilizzarlo in modo responsabile, rispettando le regole e le leggi che regolano il mondo online, spesso sconosciute sia ai giovani che ai genitori”.
Affrontando temi delicati: dal cyberbullismo, alle fake news, alla privacy, al sexting. E poi la dipendenza da internet, dai social. In questi incontri cosa emerge?
“Negli incontri affrontiamo una serie di tematiche delicate, dal cyberbullismo alle fake news, alla privacy e al sexting. Emergono comportamenti illegali come la diffamazione e l’accesso abusivo ai profili social, fino a reati gravi come il revenge porn, che comporta pene severe. È importante educare i giovani a comprendere le conseguenze di tali azioni e a rispettare la legge. In tutti gli incontri la Polizia di Stato, in particolar modo il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Catania, cerca di trasmettere innanzitutto dei valori e l’educazione alla legalità che passa ovviamente in tutte le sue sfumature ma soprattutto con parole semplici e un linguaggio più possibile vicino ai giovani. Si fa comprendere a tutti in merito ai comportamenti illegali che loro fanno quali la diffamazione attraverso l’offesa del compagnetto, l’accesso abusivo attraverso il furto delle credenziali, delle email piuttosto che un profilo TikTok, piuttosto che di un profilo Instagram… A cose ancora più serie e gravi, al revenge porn, quindi alla diffusione di immagini e viso sessualmente espliciti che, ricordiamo bene, va a delle pene molto importanti da uno a sei anni di reclusione per chiunque commette questo reato”.
L’età in cui bisogna fare particolare attenzione?
“Tra i 13 e i 16 anni. E’ una fase critica dell’adolescenza in cui bisogna prestare particolare attenzione. A 14 anni si è per la legge imputabili e si ha la responsabilità penale e personale. Quindi si può rovinare facilmente il futuro dei nostri figli, dei nostri giovani, il futuro di tutta la società”.
Le domande frequenti dei giovani?
“Riguardano l’adescamento online, gli attacchi informatici, e il furto d’identità. I giovani sono curiosi e desiderano conoscere i rischi legati all’utilizzo di Internet e dei social media. Quelle più frequenti sicuramente sono l’adescamento attraverso i videogiochi, attraverso anche i social network: si fingono finti coetanei, quindi finti bambini e con artifici e raggiri cercano di avere da loro dei video, delle foto di nudo per ovviamente abusare di loro o addirittura rivenderlo nel dark web, quel materiale di pornografia minorile. Ma sono anche curiosi di quello che comportano gli attacchi informatici, gli hacker o altri strumenti di furto d’identità come il trattamento dei dati personali. Sempre più giovani vedono attaccati i loro profili perché hanno tanti follower e quindi possono a loro volta propagare dei phishing o fare delle truffe”.
Il ruolo dei genitori?
“I genitori devono dialogare con i loro figli sull’uso di Internet e stabilire regole chiare. Devono essere presenti e vigilanti, senza però impedire la normale crescita e lo sviluppo dei propri figli. È importante che i genitori si avvicinino al mondo digitale e lo comprendano, in modo da poter guidare i propri figli nella giusta direzione quando si trovano di fronte a scelte importanti. Il genitore non deve fare la parte del padre padrone ma deve essere accanto ai figli e anche se non conosce l’ultimo social network deve dargli dei consigli nell’utilizzo dello stesso soprattutto nel riflettere prima di postare, per tutelare la propria privacy e nel vigilare in quello che fanno che è diverso da un controllo per impedire la normale formazione, crescita e sviluppo del proprio figlio. Sicuramente il genitore oggi deve avvicinarsi di più a un mondo digitale che servirà soprattutto anche a lui e che a sua volta può consigliare ai ragazzi di prendere una strada quando si trova un bivio”.

La VERITÀ ,è che sui social ,certi genitori sono peggio dei ragazzini e di conseguenza ,che insegnamento possono dare ?Ci sono tanti,troppi adulti che danno il cattivo esempio😡 ….troppi odiatori seriali, troppi leoni da tastiera,troppi che postano foto oscene ed è conseguenziale l’ emulazione dei ragazzini che li vedono 😤…..ci deve essere una stretta severa sui social per grandi e piccoli…..via foto in abbigliamento succinto,in biancheria intima,in atteggiamenti volgari,via i video inneggianti alla violenza,alla derisione, all’ odio razziale, all’ uso delle armi( come si fa a far diventare virale l’ uso di fucili per festeggiare 😱) perché si va all’ emulazione per ogni cosa trasgressiva che si vede.😱….esclusione dai social per tutti quelli che ne fanno uso in modo sbagliato ,perché diciamolo a chiare lettere che la rovina principale parte da lì ,sia per gli adulti,ma principalmente per i tutti i minorenni che lasciati senza controllo ,non hanno un freno per fermarsi prima che diventi troppo tardi .