Piogge incredibili sui Peloritani: quasi 900 mm da inizio 2025, ottima notizia per l'estate messinese

Piogge incredibili sui Peloritani: quasi 900 mm da inizio 2025, ottima notizia per l’estate messinese

Daniele Ingemi

Piogge incredibili sui Peloritani: quasi 900 mm da inizio 2025, ottima notizia per l’estate messinese

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giovedì 03 Aprile 2025 - 09:00

Partiamo con il dato della stazione di Rimiti, che da gennaio ad oggi è già a 886,3 mm. La vicina Fondachelli ben 820 mm

Si è appena conclusa un’altra fase piovosissima che ha caratterizzato questa prima parte del 2025. Il Messinese è stata l’area della Sicilia più colpita, con la città di Messina e l’area nebroidea che in poco più di 5 giorni hanno visto cadere dai 150 mm agli oltre 200 mm di pioggia. Parliamo di litri per metro quadrato. Con quest’ultima fase piovosa molte località del Messinese, soprattutto dell’area ionica, in 3 mesi hanno raggiunto la media pluviometrica che normalmente raggiungono in un intero anno.

Del resto da ottobre è cambiato tutto. I lettori più affezionati ricorderanno l’articolo pubblicato il 28 agosto 2024 (in piena emergenza idrica), in cui affidandoci alle cosiddette linee di tendenza stagionali (che non sono previsioni meteo..) indicavamo come l’arrivo del fenomeno della Nina sul Pacifico ci avrebbe fatto uscire dall’emergenza. E’ così è andata, in Sicilia sono tornate le configurazioni tipiche della Nina, con correnti a getto ondulate e lo sviluppo di anticicloni di blocco sull’Europa centrale e settentrionale che incastravano le depressioni sul Mediterraneo, sui mari attorno l’isola. Schemi barici conosciuti per i loro apporti pluviometrici sopra la media climatologica sull’area mediterranea. Ma ora andiamo a vedere i numeri.

Sui Peloritani oltre 800 mm di pioggia da gennaio

I dati sono davvero impressionanti, anche se bisogna dire che molte di queste stazioni meteorologiche della rete del Centro Idro Sicilia sono state installate di recente, quindi non conosciamo nel dettaglio la storia pluviometrica di quei luoghi. Partiamo con il dato della stazione di Rimiti, che da gennaio ad oggi è già a 886,3 mm. La vicina Fondachelli ben 820 mm. Praticamente in 3 mesi l’acqua di 10 mesi. Sull’Etna Fornazzo da inizio anno ha un parziale pluviometrico di 1200 mm. Parliamo di millimetri, ossia litri per metro quadrato. Sono valori considerevoli.

Piogge incredibili sui Peloritani

Seppur meno abbondanti rispetto l’area ionica anche sul territorio di Messina di pioggia ne è caduta tantissima. La stazione di Messina Geofisico (Parco Aldo Moro) registra 416 mm dal 1 gennaio. La media pluviometrica annuale di Messina è 847 mm. Quindi in soli 3 mesi in riva allo Stretto è caduta metà della pioggia che cade in anno, più di quanta si è vista gli anni scorsi. Da Castanea a Giampilieri gli accumuli parziali annui sono tutti sopra i 400 mm, con punte di 699 mm a Puntale Bandiera, sul crinale cittadino dei Peloritani. Notevoli i dati che provengono pure dal Catanese e dalla stessa città etnea, con la stazione di Catania Barriera a 516 mm. Non esiste una notizia migliore per Messina.

Effetti su corpi idrici e sorgenti

Le piogge abbondanti e i fenomeni temporaleschi che hanno interessato soprattutto il Siracusano, Catanese e Messinese, hanno favorito un aumento di portato delle varie falde e sorgenti, portandole in qualche caso ai livelli pre-siccità. Le precipitazioni registrate di recente, concentrate prevalentemente nella Sicilia orientale, hanno permesso di rimpinguare fiumi, invasi e falde acquifere in province come Catania, Siracusa e Messina.

acquedotto santissima monforte san giorgio

Le sorgive dei Peloritani sono tornate tutte in forma smaliante, anche se bisogna ricordare che nel Messinese non esistono grossi bacini di accumulo, eccetto l’Alcantara. Ma fortunatamente le piogge e la neve caduta sull’Etna con i venti orientali ci lasciano abbastanza tranquilli per la prossima estate, e probabilmente pure quella del 26. Bisogna però sperare che i mesi di giugno e luglio non siano troppo caldi da aumentare l’evaporazione dei terreni e cominciare ad erodere la portata delle varie sorgenti.

Perché bisogna fare attenzione alle temperature dell’estate?

Uno degli elementi chiave è rappresentato dalle alte temperature, che in Sicilia, soprattutto nei mesi estivi, possono raggiungere picchi significativi. E con il cambiamento climatico l’aumento delle temperature medie mensili sta amplificando i tassi di evaporazione dei corpi idrici.

Queste condizioni climatiche accelerano il processo di evaporazione, riducendo rapidamente la quantità d’acqua disponibile nel suolo e nei corpi idrici superficiali. Anche quando le piogge arrivano, l’acqua non sempre riesce a penetrare in profondità nelle falde acquifere, evaporando prima di poter ricaricare le riserve sotterranee.

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Un commento

  1. Emanuele Ferrara 3 Aprile 2025 10:36

    Bisogna costruire un invaso artificiale che convogli tutte queste acque che altrimenti si perdono in mare. Nel Mugello fiorentino è stato fatto il Bilancino un lago artificiale che convoglia tutte le acque delle vicine montagne; Da quando c’è questo grande lago artificiale la città di Firenze e i comuni limitrofi sono autosufficienti anche nel periodo di siccità. Ogni città dovrebbe avere il suo lago. Invece in Sicilia dove l’acqua è molto preziosa non vengono fatte le opere necessarie per trattenerla. Eppure siamo una regione autonoma. Come vengono spesi i soldi dei contribuenti? A finanziare le varie mangiatoie politiche?

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