Pista ciclabile e cordoli. "Il cambiamento fa paura: Messina non è delle auto ma delle persone" VIDEO

Pista ciclabile e cordoli. “Il cambiamento fa paura: Messina non è delle auto ma delle persone” VIDEO

Silvia De Domenico

Pista ciclabile e cordoli. “Il cambiamento fa paura: Messina non è delle auto ma delle persone” VIDEO

sabato 16 Settembre 2023 - 11:34

Come risponde chi utilizza quotidianamente la bici in città alle polemiche delle ultime settimane

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Il cambiamento fa paura, a Messina più che altrove. Il posizionamento dei cordoli sul corso Cavour e viale San Martino ha fatto scatenare non poche polemiche, sui social come al bar o in famiglia. Per i ciclisti, amatoriali e non, però è un bene perché almeno la città ha cominciato a parlarne seriamente.

“Il mondo va in questa direzione, perché Messina non può?”

“Il mondo va in una determinata direzione dal punto di vista della mobilità urbana, perché Messina dovrebbe fare diversamente?”, si chiede Marco Mangano, membro dell’associazione Messina Ciclabile. Con gli altri membri Fabrizio Murè e Giancarlo Rinaldo abbiamo parlato della difficoltà per i ciclisti di utilizzare l’anello di epoca accorintiana, soprattutto in via Garibaldi, proprio perché perennemente occupato da auto. Ci raccontano anche che la presenza dei cordoli, a delimitare lo spazio per le bici e per i bus, fa sentire più sicuri i fruitori della stessa pista.

“Ai messinesi fa paura il cambiamento”

“E’ il cambiamento che fa paura ai messinesi”, racconta Francesco D’Antoni di Mediterranea Bike. E continua: “Dobbiamo continuare a promuovere l’uso della bicicletta o dei mezzi pubblici. Dieci anni fa magari eravamo in pochi ad utilizzare la bici ma oggi siamo molti di più. E poi la polemica sui pochi ciclisti all’interno della pista ciclabile: se oggi la utilizziamo in 2, domani magari saremo 4 e così via”.

“Le città sono delle persone, non delle auto”

A parlare di futuro della mobilità dolce e sostenibile sono il presidente della Uisp di Messina, Santino Cannavò, e il presidente della Fiab, Marco Oddo. “Si sta percorrendo la strada giusta verso il cambiamento”, sottolinea Cannavò. “Il traffico siamo noi, bisogna capire che la città non è delle auto ma delle persone”, ribatte Oddo.

L’incontro “Pedala Me”, promosso da Fiab (Federazione Nazionale Ambiente e Bicilcetta) e Università degli Studi di Messina, apre ufficialmente l’inizio della Settimana Europea della Mobilità. A pedalare simbolicamente accanto ai ciclisti c’erano alcuni amministratori come il sindaco Federico Basile, il vicesindaco Salvatore Mondello e il presidente di Atm Giuseppe Campagna.

12 commenti

  1. La città non è di chi la governa, né solo dei ciclisti. È di tutti.
    La pista ciclabile, l’isola pedonale, la Ztl, si possono fare in modo da non imporre una ideologia in modo prepotente, spazzando via economie e esigenze della persona.
    PS: via don Blasco poteva accogliere parcheggi multipiano, senza così rovinare Viale Europa e via Catania. Per esempio.
    La pista ciclabile, non per forza dovrebbe passare nelle vie principali, per fare “gli snob”.
    I cordoli potrebbero non educare, basta la scuola.
    Un concetto: il commercio ed il lavoro delle persone è da rispettare e garantire.
    L’auto e il libero uso è da garantire.
    Esigenze personali sono da tutelare.

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  2. Ditelo a chi resterà senza lavoro per favorire qualche ciclista

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  3. Non c’è dubbio che la direzione virtuosa da seguire è quella di migliorare la qualità della vita con progetti di mobilità green sostenibili (come si usa tanto dire in tutti i dibattiti) ma per questo dobbiamo sopportare la “grande bruttezza” dei cordoli e dei parcheggi a raso gialli???!?!!? scelte veramente infauste che negano quella dignità che Messina merita!!!!

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  4. Effettivamente la pista ciclabile è indispensabile visto le numerose bici che circola in città.E poi tutto progettato in modo perfetto.Caro Sindaco e compagni state rovinando Messina .Con parcheggi che spuntano come funghi e piste ciclabili meritate un premio Nobel. Avete visto le strade cittadine in che condizioni sono?

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  5. Le auto sono guidate da persone; e spesso, nella stessa auto, ci sono altre persone! E spesso, si trasportano cose (spesa varia) per persone. Mi sa che converrà andare a comprare qualcosa nei paesi grossi vicini.

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  6. Le città sono delle persone non delle bici
    Soluzioni deboli tornacontiste e distruttive, quando una ideologia devasta la realtà uccidendo una economia già in difficoltà
    Auguro a questo simpatico sindaco la metà dei problemi che affronteranno commercianti e quindi famiglie che si troveranno da ora in avanti

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  7. Bartolo Federico 17 Settembre 2023 10:19

    Tutto è migliorabile, anche a Messina, città alla deriva, dalle mille problematiche e in preda ad un coma economico di notevoli proporzioni e che non vede nessun piano per attrarre investimenti, o un dialogo con la città per migliorarla tutti insieme, per farla diventare un fiore all’occhiello, e non un brutto fiore, con quei cordoli che sembra una pista da gogart, che sono ancora una volta uno sfregio profondo a questa città, bicicletta o non bicicletta. Ma il tutto è solo un grande spot di un vanesio, che si erge sopra tutti noi, è chiaro che non può essere così. D’altronde, buon sangue non mente.

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  8. Come da una famosa frase: bisogna che tutto cambi affinché non cambi nulla.
    Favorire “qualcuno” a discapito di altri.

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  9. CHI MI SPIEGA COME UN DISABILE IN CARROZZINA RIESCA A SALIRE SUL BUS NE CORSO CAVOUR, COME FA A SCAVALCARE IL CORDOLO CHE SEPARA LA PISTA CICLABILE( METTE LE ALI), O UN MEZZO DI SOCCORSO CHE SI TROVA DIETRO UN BUS DEVE FARE TUTTE LE FERMATE DEL BUS NEL FRATTENPO IL PAZIENTE MUORE, O SORPASSA IL BUS INVADENDO LA CORSIA OPPOSTA, SPIEGATEMI ING. CHE AVETE INVENTATO LE PISTE CICLABILI

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  10. Questa situazione se la sono cercata tutti quelli che parcheggiavano abusivamente sul viale e lungo quella specie di ciclabile di memoria accorintiana, adesso tutti inc…

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  11. Evviva la bici in citta’, Tutti i messinesi in bici: bambini, adulti , vecchi, donne al nono mese di gravidanza, portatori di handicap, perche’ no, anche il moribondo che dovrebbe stare sull’aumbulanza,ecc. ecc. Ma cerchiamo di essere seri e realistici. Messina non e’ citta’ per certe iniziative. Dov’e’ finita la democrazia? Questa e’ solo tirannia a favore di qualche raro ciclista . Quando piovera’ dove sara’ il ciclista? Penso anche lui in giro sulla sua auto.

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  12. Il ciclista può andare in bici sui colli, un anziano non può andare sulla pista,quindi sta nell’autorità fare osservare i divieti e non costruire barriere per i deboli.

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