La polemica di Gioveni. Il rischio è che l'errore venga utilizzato per attaccare tutti i sacrosanti obiettivi della mobilità sostenible
MESSINA – “La massima ‘di unni mi ghiovi mi sciddica’ non può sempre funzionare. Il sindaco Basile, quando l’amministrazione sbaglia, non può uscirsene sempre con una scusa scaricando le responsabilità su altri. Ma deve ammettere anche le sue di responsabilità, ben più gravi essendo politiche e quindi di scelte”. Così il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, “in merito al dietrofront del primo cittadino sui lavori per la realizzazione della pista ciclabile in via Del Vespro e in via Campo delle Vettovaglie. Pur apprezzando l’umiltà istituzionale del sindaco – spiega Gioveni – lui stesso e il vicesindaco Mondello, essendo stati presenti in Consiglio comunale, non potranno mai certamente dire che come gruppo di Fratelli d’Italia in aula non lo avevamo detto dell’autentica follia progettuale che si stava consumando in centro città”.
Gioveni: “La battaglia di Fratelli d’Italia contro il Pums e le piste ciclabili assurde”
“Per non parlare – insiste il consigliere – della nostra battaglia politica prima in commissione Viabilità e poi in Consiglio comunale contro questo Pums approvato poi trasversalmente dalla coalizione di Basile, dal Pd e da qualche esponente del centrodestra che ha determinato il proliferare di piste ciclabili assurde e totalmente senza senso in tantissime zone del centro, financo addirittura a prevederle nelle periferie. Lo avevamo detto fino a ‘spolmonarci’ – prosegue l’esponente di FdI – che non avrebbero avuto senso queste piste ciclabili urbane, nocive per la viabilità in una città lunga e stretta come lo è la nostra, peraltro inutilizzate e in alcuni tratti anche pericolose per la sicurezza”.
“A questo punto mi auguro – conclude Gioveni – che forte di questo abbaglio progettuale, il sindaco Basile, oltre a chiedere conto e ragione a chi comunque avrebbe forse determinato un danno economico e di immagine, riveda tanti altri punti critici e decisioni, coinvolgendo più concretamente sia il Consiglio comunale che le stesse Circoscrizioni nelle scelte che determinano la vivibilità e la sicurezza dei cittadini”.
I lavori sospesi in via del Vespro e la variante
Una variante al progetto della pista ciclabile in via del Vespro. Il tutto per ripristinare gli stalli per disabili e per garantire la piena accessibilità al poliambulatorio Asp di Messina. Ad annunciarlo il sindaco Federico Basile: “Il cantiere è stato già bloccato lo scorso mese e il progetto rivisto. È evidente che, a volte, i progettisti non vivono il territorio e questo può portare a sottovalutare le reali esigenze delle persone che lo abitano e le direttive che l’amministrazione infonde”.
L’errore in via del Vespro utilizzato per attaccare il Pums e il cambiamento necessario nella mobilità
Il rischio è che l’errore nel progetto in via del Vespro venga utilizzato per puntare a demolire tutti i sacrosanti obiettivi del Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile. Lo abbiamo scritto più volte: bisogna pretendere che la gestione amministrativa e politica sia all’altezza delle necessità di una Messina che deve ripensarsi in profondità. Inserire in un unico calderone le critiche sia legittime, sia gratuite, su parcheggi d’interscambio, isole pedonali e piste ciclabili non aiuta a mettere in luce la necessità di costruire una città su misura di anziani, bambini, giovani e persone con disabilità.
Più trasporto pubblico, più isole pedonali, più piste ciclabili e servizi mirati per chi è in difficoltà: serve tutto per voltare le spalle a un “non modello” di città auto dipendente che l’opprime.

Come si dice in messinese
” cadiu da naca”
Basile era ora che si svegliasse
Prossime elezioni tutti a casa
Ma Basile, invece di puntare a far vendere le automobili per usare i mezzi pubblici, perché non si mette lui a girare con l’autobus?
Segnalo che il viale San Martino, nel tratto Villa Dante- Viale Europa, avrebbe bisogno che la pista fosse almeno da un solo lato, se non tolta.
Di sicuro va tolto il cordolo !
Perché le persone non possono accostare per fare acquisti, ma nemmeno residenti con problemi a camminare, né ambulanze, né autobus !!!
È diventato un deserto quella zona !
Vogliamo il nome del progettista!!
Dilettanti allo sbaraglio!mz la colpa non è loro ma di chi li ha eletti.
I progettisti non vivono il territorio e questo può portare a sottovalutare le esigenze delle persone e le direttive che l’ amministrazione infonde 🤔🤯….quindi le direttive dell’ amministrazione non vengono tenute in considerazione ( se sono sottovalutate) e che progettisti sono????? I progettisti fanno dei progetti in base alla sicurezza,funzionalità, e integrazione con il territorio…..pianifica il tratto più idoneo ,senza peggiorare la viabilità….se le direttive dell’ amministrazione erano sfavorevoli per tali ragioni ,come può un progettista portare avanti il suo progetto che non ha nessun requisito per cui è preposto il lavoro che deve redigere?????Due sono le risposte÷INCOMPETENTE IL PROGETTISTA E INCOMPETENTE L’ AMMINISTRAZIONE CHE DA’ MANDATO FAVOREVOLE NONOSTANTE LE CRITICITÀ…..E MENO MALE CHE STAVOLTA HA FATTO UN PASSO INDIETRO VISTE LE “CAVOLATE “FATTE FINORA😖
Questa è gente che non sa fare nemmeno l ‘uovu cu bicchieri
Il centro di Messina e con tutti questi cambiamenti a breve diverrà luogo per portare i cani a c…, stanno distruggendo l’economia di una città. W l’incompetenza.
Il tram non camminerà per almeno un anno, ma vogliamo spegnere i semafori che paralizzano la circolazione bloccando le auto per far passare un tram che non c’è?