Barcellona, evadono 3 detenuti. Fari puntati sull'ex opg, oggi carcere

Barcellona, evadono 3 detenuti. Fari puntati sull’ex opg, oggi carcere

Alessandra Serio

Barcellona, evadono 3 detenuti. Fari puntati sull’ex opg, oggi carcere

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giovedì 13 Luglio 2017 - 11:49

I tre carcerati, originari della provincia tirrenica, sono ora ricercati. Insorgono sindacati di settore e deputazione nazionale che intervengono sulla recente trasformazione della struttura, attuata "a metà".

Clamorosa evasione, stanotte, dal carcere di Barcellona, l'ex ospedale psichiatrico giudiziario V. Madia. Tre detenuti della provincia tirrenica hanno divelto le sbarre della cella in cui si trovavano rinchiusi e si sono allontanati praticamente indisturbati. Sono ora ricercati.

Sulla situazione e la sicurezza nella casa circondariale del Longano interviene la Federazione Sindacati Autonomi – Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria, con una nota: "Si possono fare tanti bellissimi discorsi sui massimi sistemi, sull’utilità o meno della pena, in particolare di questa pena, cioè del sistema penitenziario italiano, ma al momento è questo il sistema sanzionatorio (e di eventuale recupero …) per chi commetta un reato e subisca una condanna. Se è questo il sistema allora vuol dire che la cittadinanza conta sul nostro operato sia come Polizia penitenziaria che come Amministrazione nel suo complesso. Allora invece di fare lunghe ed estenuanti discussioni sulle sedi cd. “extra moenia” (ma dovremmo parlare in realtà di compiti istituzionali o meno …) sarebbe sufciente riorganizzare i “posti di servizio” del Corpo di Polizia che dovrebbe attenere principalmente alla Sicurezza degliIstituti penitenziari"

"E’ triste osservare – continua la sigla sindacale – il lento ed inesorabile cammino di affondamento di questa nostra gloriosa Amministrazione che in passato ha fatto anche la storia (nel bene e nel male) della nostra Repubblica … oggi fa la cronaca delle evasioni plurime ed i responsabili morali della disorganizzazione siedono tranquilli a Largo Daga, con l’aria condizionata ovviamente."

Angelo Urso, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, spiega:“ormai è uno stillicidio, un susseguirsi quotidiano di eventi critici in un sistema autoreferenziale che, avvinghiato intorno a se stesso, non riesce a riformarsi, a meno che – aggiunge sarcastico – non si vogliano deflazionare le carceri attraverso l’evasione dei reclusi. Denunciamo peraltro ogni giorno eventi critici di estrema gravità e di varia natura, ma le nostre grida di allarme rimangono completamente inascoltate al pari delle richieste d’aiuto.”

Per Alessio Villarosa del Movimento 5 Stelle il fatto era prevedivile. "Spero che il ministero si svegli", commenta il deputato nazionale. “Ad aprile di quest’anno chiedevo al ministro di promuovere l'adeguamento della pianta organica della (ormai divenuta) casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto considerando le nuove esigenze che la struttura carceraria complessa necessitava. Chiedevo inoltre di accelerare le procedure necessarie per l'accordo generale nazionale che avrebbe predisposto le varie piante organiche relative ad ogni provveditorato, in particolar modo, per quanto riguarda Messina, tenendo conto di un nuovo carcere complesso pienamente operante quanto, ovviamente, assolutamente indispensabile per il territorio. Come misura urgente invece suggerivo di prendere in considerazione l'eventualità di dislocare 20 agenti di polizia penitenziaria ad integrazione della pianta organica attuale in modo da fronteggiare nell'immediato le emergenze”

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