A/18 e A/20. Il consiglio provinciale: “Senza messa in sicurezza non si paghi più il pedaggio”

A/18 e A/20. Il consiglio provinciale: “Senza messa in sicurezza non si paghi più il pedaggio”

A/18 e A/20. Il consiglio provinciale: “Senza messa in sicurezza non si paghi più il pedaggio”

giovedì 26 Febbraio 2009 - 12:53

Una questione divenuta urgentissima dopo i numerosi incidenti che si sono susseguiti negli ultimi mesi. Sotto accusa il Cas. La mozione presentata oggi, verrà approvata domani all'unanimità

Una mozione importante, su di un argomento urgentissimo da trattare, è stata discussa oggi in consiglio provinciale e verrà approvata domani mattina, presumibilmente all’unanimità. In aula si è parlato, grazie al documento presentato da Matteo Francilia, della pericolosità delle arterie autostradali e dei disagi per gli automobilisti che percorrono, quotidianamente o meno, la A/18 e la A/20.

“Queste due autostrade rappresentano le arterie più pericolose della rete viaria italiana – esordisce Francilia. Giornalmente i mezzi degli automobilisti subiscono ingenti danni, in quanto buche sempre più profonde sull’asfalto, avvallamenti, precarietà della segnaletica orizzontale e verticale, luci inadeguate in galleria e carenze dello smaltimento delle acque nelle giornate di pioggia rendono queste autostrade vergognose e altamente rischiose per l’incolumità dei cittadini”. Sotto accusa il Cas, Consorzio Autostrade Siciliane, che gestisce le autostrade: “Nonostante le continue proteste – continua Francilia – soprattutto a seguito di un gravissimo incidente avvenuto lo scorso mercoledì 21 gennaio nei pressi di Gianpilieri, che ha provocato la morte di Antonino Arena, continua a non garantire nemmeno l’ordinaria manutenzione dell’autostrada”. Morte che va a sommarsi alle quattro avvenute dall’inizio dell’anno sul tratto autostradale.

La mozione impegna il presidente della Provincia Nanni Ricevuto ad intevenire presso le Autorità competenti affinché vengano rimosse le condizioni di pericolo determinate dalla omessa manutenzione e vengano, pertanto, assunte senza indugio tutte le azioni volte a tutelare gli utenti delle due autostrade. Attraverso un emendamento è stato poi chiesto a Ricevuto, in qualità di legale rappresentante della Provincia, socio del Consorzio Autostrade Siciliane, ad invitare il Cas stesso a sospendere l’esazione del pedaggio autostradale agli utenti, fino a quando le condizioni di sicurezza delle autostrade non saranno conformi agli standard previsti dalla legge, al fine di garantire l’incolumità degli utenti.

Ancora più provocatorio il capogruppo di Gioventù della Libertà Pino Galluzzo, che durante il dibattito ha chiesto addirittura la chiusura delle autostrade. Sono tornati invece a sollecitare l’abolizione del pedaggio a Villafranca, i consiglieri Palermo (Idv) e Mazzeo (Udc). La questione ha coinvolto tutti i gruppi presenti in consiglio, che domani dovrebbero votare tutti favorevolmente. Ha preso la parola anche l’assessore provinciale ai Trasporti Rosario Ventimiglia, che pur ritenendo oggettivo il problema esposto, sottolinea la difficoltà di intervento da parte del Cas, dovuto a lunghezze burocratiche. “Il Consorzio ha le risorse in cassa, ma non può disporre gli inteventi perché le norme prevedono una tempistica tale, che prima di metterli in atto passano in media sette/otto mesi. L’unica soluzione, è la dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del Presidente del Consiglio, che renderebbe immediatamente eseguibili gli interventi previsti”.

Ma non solo autostrade. In apertura di seduta il consigliere Francilia ha puntato l’indice sui Fondi Fas, sottolineando come ancora una volta il Mezzogiorno e la Sicilia vengono “scippate” dal Governo Nazionale. “Non possiamo assistere inermi al depauperamento dei fondi finalizzati alle aree sottoutilizzate da Roma – commenta il consigliere centristra. Non già perché ci preoccupa lo sviluppo del Nord Italia, bensì perché la Sicilia oggi più che mai ha necessità di infrastrutture essenziali per la sopravvivenza e lo sviluppo della propria economia. Il senatore Gianpiero D’Alia ha già proposto la questione sul tavolo della politica nazionale, siamo certi che gli altri parlamentari siciliani e messinesi, non faranno mancare il loro indispensabile apporto affinché tali risorse vengano impiegate a beneficio del Mezzogiorno, della Sicilia e dalla Provincia di Messina. Fatti non parole e rispetto per la dignità dei siciliani”. E presto sull’argomento dovrebbe essere presentata una mozione.

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