All'appello mancano ancora sezioni, presidenti di seggio sul banco degli imputati

All’appello mancano ancora sezioni, presidenti di seggio sul banco degli imputati

Redazione

All’appello mancano ancora sezioni, presidenti di seggio sul banco degli imputati

mercoledì 18 Giugno 2008 - 14:12

L'inesperienza l'ha fatta da padrona nelle operazioni di spoglio di Provincia, Comune e Circoscrizioni. E' tempo di pensare ad una soluzione

Se in questa tornata elettorale i presidenti di seggio sostituiti sono stati più di 70, continuando di questo passo alle future elezioni che, salvo sorprese, dovrebbero riproporsi tra cinque anni, si rischia di non riuscire più a costituire le sezioni elettorali.

Alcuni recentissimi -studi-, rivelano infatti che ad attanagliare Messina è una rara forma di “morbo dello spoglio-, un insidiosissimo “virus- che, ormai sempre più spesso, prende di mira le nostre urne elettorali. La città dello Stretto, oltre ad essersi rivelata una roccaforte del centrodestra, si è infatti mostrata la roccaforte dell’esasperante “lentezza- nell’attività di spoglio. A ben 3 giorni dalla chiusura ufficiale dei seggi non tutte le sezioni hanno terminato l’attività di scrutinio. Un caso su tutti è quello di uno dei seggi della sesta circoscrizione che solo nella mattina di ieri ha finalmente dato il via allo spoglio delle schede azzurre, ovvero quelle della provincia. Una notizia che ha a dir poco dell’incredibile e che non può non portare ad una profonda anzi profondissima riflessione sul da farsi. Perché se è vero che sin dalla primissime ora del pomeriggio di giorno 16, è apparso evidente che per avere i primi risultati attendibili sull’elezione del primo cittadino sarebbe stato necessario attendere fino a notte fonde, ci si augurava però che i tempi non diventassero biblici.

Per avere un’idea chiara della situazione basti pensare che solo intorno alle 8.00 di giorno 17, giorno in cui, come precedentemente stabilito, si sarebbe cominciato con lo spoglio delle 6 circoscrizioni per l’elezione dei consiglieri di quartieri, si è invece cominciato a vociferare della vittoria di Giuseppe Buzzanca, candidato del Pdl, alla carica di primo cittadino.

Tutto ritardato di un paio d’ore, anzi a questo punto, per l’ufficialità, di qualche giorno, per sapere chi invece andrà ad occupare i 45 posti in consiglio comunale. Sotto accusa ancora una volta l’inesperienza dei presidenti di seggio molti dei quali, come confermato dello stesso responsabile dell’ufficio elettorale Carmelo Altomonte, allo loro prima esperienza. Circa 70 le “massime cariche- delle sezioni elettorali dislocate sul territorio, che hanno preferito girare la “carica bollente- della presidenza a giovani ed inesperti colleghi che hanno però mandato letteralmente in tilt la macchina elettorale cittadina. Macchina che, a tutti sembra ormai evidente, necessita di un bel “tagliando-. Lo stress da inesperienza, unito alla prima ondata di gran caldo di questo mese di giugno è risultato fatale sia a scrutatori che presidenti. Sempre secondo quanto dichiarato da Carmelo Altomonte molti dei verbali pervenuti alla segreteria generale di Palazzo Zanca, sono stati consegnati in bianco, ovvero senza riportare i dati relativi ai voti raccolti da liste e candidati.

Ad intervenire in difesa dei presidenti di seggio “sotto accusa-, neanche a dirlo, uno degli esponenti della categoria, Santi Delia. Le principali “giustificazioni- addotte dal giovane presidente che, nonostante la poca esperienza, è stato tra i primi ad aver terminato l’attività di spoglio della propria sezione, riguarda l’enorme quantità di liste e candidati tra Comune e Provincia che non ha di certo facilitato la fase di compilazione verbale. A questo, sempre secondo Delia, vanno ad aggiungersi una serie di problemi logistico-pratici per la ridotta dimensione degli spazi. Secondo il presidente infatti le aule degli istituti elementari che nel corso delle tornate elettorali vengono adibite a seggi, costituiscono degli ambienti troppo angusti dove spesso, oltre i membri della commissione, stazionano parecchi “curiosi- in attesa di conoscere gli esiti delle urne. Quest’ultimi però, a detta del presidente, con la loro presenza e soprattutto mancanza di pazienza contribuiscono a creare confusione su confusione.

Cosa fare allora visto che gli spazi elettorali sono quelli che sono, i curiosi non possono di certo essere “eliminati- essendo quella di spoglio un’attività pubblica, ai candidati non può essere impedito di candidarsi, e la macchina elettorale, pur se arrancando, deve continuare ad andare avanti? Tra le varie soluzioni avanzate in queste ore, una delle più interessanti è quello dell’ormai ex-candidato a sindaco Rosario Ansaldo Patti, che ha ipotizzato la creazione di veri e propri corsi di formazione per i futuri presidenti e scrutatori, o ancora, nel caso in cui vengano accorpate le elezioni di più organi, procedere alla nomina di due presidenti di seggio ognuno dei quali incaricato di vigilare lo svolgimento delle rispettive operazioni di spoglie. Il tempo per riuscire a trovare il vaccino al così detto “morbo dello spoglio- non manca, la speranza è che ci sia qualcuno in grado di “trovarlo- .

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