Il leader del Movimento per le autonomie dice basta alla politica degli annunci nei confronti del sud:«Per il mezzogiorno ci vuole una svolta, come pensare all'avvio dei lavori se manca il progetto esecutivo?» Berlusconi: «Prometto che il ponte si farà e sarà un'opera epocale»
Le dichiarazioni rilasciate dal leader del Movimento per le Autonomie Raffaele Lombardo nella calda fase post elettorale, sono state chiare, precise e mirate sin dalle prime battute. Vi rinfreschiamo la memoria: «Il dato più rilevante di queste elezioni è il mancato sfondamento di Berlusconi. Ci sono troppi cattivi consiglieri attorno al premier – ha aggiunto il presidente della Regione – non concedere i fondi al Sud e’ stata una scelta sbagliata che e’ stata sanzionata dai risultati elettorali».
E a due giorni dalla chiusura dei giochi per il rinnovo del Parlamento Europeo, si susseguono le dichiarazioni che i leader dei partiti lanciano dai salotti televisivi delle principali emittenti nazionali. La spaccatura tra Pdl ed Mpa in Sicilia, si fa sentire proprio sul tema delle grandi opere, ed in particolare a proposito del onte sullo Stretto che anziché unire sembra dividere Lombardo e Berlusconi. Quest’ultimo, intervenuto a Matrix nell’ultima giornata di campagna elettorale aveva ha ribadito la ferma intenzione di portare avanti l’iter per la realizzazione delle grande opera: «Ho avuto un incontro con Pietro Ciucci sul programma, per cui posso dire che presto inizieranno i lavori per il Ponte sullo Stretto che porterà lavoro nelle regioni della Calabria e della Sicilia -dichiarava Berlusconi, aggiungendo – Prometto che verrà fatto, ci tengo perché sarà un’opera epocale».
Questa, per tutta risposta, la replica di Lombardo che sul tema Ponte sullo Stretto sembra improvvisamente aver preso in considerazione aspetti finora sottovalutati: «Avvio dei lavori? Ma come potrà essere posta la prima pietra del Ponte sullo Stretto se manca il progetto esecutivo? È ora di dire basta alla politica degli annunci nei confronti del Sud». Secondo il leader del Movimento per le autonomie «da parte del governo nazionale ci vuole una svolta per il Mezzogiorno».
