Secondo le circoscrizioni si dovrà votare solo per sindaco e consiglio comunale ma non per i quartieri. L'iniziativa partita da Antonino Isaja della VI Circoscrizione

Le vie dei tribunali sono infinite. Si andrà a votare il 15 e 16 giugno per riavere un sindaco, una giunta, un consiglio comunale e nuove circoscrizioni? Forse. C’è un nuovo ricorso pronto a partire, e il mittente, anzi, i mittenti sono le circoscrizioni, che non ci stanno a decadere prima della loro scadenza naturale, ovvero nel 2010. L’azione legale sarà curata dall’avvocato Zanghì e secondo alcuni consiglieri di quartieri avrebbe ottime possibilità di andare a buon fine. L’inizativa è partita da Antonio Isaja della VI Circoscrizione, il quale ha coinvolto anche gli altri consigli. «A differenza di sindaco, giunta e consiglio comunale, noi non siamo decaduti – è la posizione sulla quale si base il ricorso – e non è scritto da nessuna parte che noi rimaniamo in carica fino a nuove elezioni». Il ricorso partirà non appena il decreto di indizione delle elezioni amministrative sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Il dubbio è: se il tribunale darà ragione alle circoscrizioni, cosa succederà? Sarà possibile votare per sindaco, giunta e consiglio comunale e non per i quartieri? In soccorso ci viene, come sempre dovrebbe fare, la legge. Ed in particolare la legge regionale del nl.30 del 23 dicembre 2000, -Norme sull’ordinamento degli enti locali-, all’articolo 5 recita così: «Nel caso di scioglimento anticipato del consiglio comunale non si procede allo scioglimento anticipato dei consigli di circoscrizione e si procede al rinnovo dei consigli circoscrizionali contestualmente al rinnovo dei consigli comunali». Stando così le cose, sembrerebbe a rischio il buone esito del ricorso. Ma una cosa i messinesi l’hanno ormai capita: mai dire mai.