Atm. L’appello di La Corte: “La situazione aziendale è fallimentare, ma chiedo agli utenti comprensione e fiducia”

Atm. L’appello di La Corte: “La situazione aziendale è fallimentare, ma chiedo agli utenti comprensione e fiducia”

Atm. L’appello di La Corte: “La situazione aziendale è fallimentare, ma chiedo agli utenti comprensione e fiducia”

venerdì 12 Febbraio 2010 - 06:23

Il commissario straordinario scende in campo per difendere il suo operato e quello dell’attuale amministrazione comunale. E per il futuro annuncia l’arrivo di fondi dalla Regione, dal Governo e dall’Europa

Prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche il commissario straordinario dell’Atm, Cristofaro La Corte. Ma, a leggere bene il comunicato, c’è più benzina che acqua nelle sue dichiarazioni.

Dopo il polverone di questi ultimi giorni, sollevato dai rincari previsti nel piano tariffario approvato dal sindaco Giuseppe Buzzanca in qualità di commissario delegato per l’emergenza viabilità e traffico, La Corte – che tra qualche giorno festeggerà il primo anniversario dal suo insediamento – ha deciso di scendere in campo personalmente e difendere, almeno nelle intenzioni, l’immagine dell’ azienda che attualmente dirige .

A dir poco allarmante l’incipt del suo documento, che fa riferimento ai pesanti disavanzi progressivamente accumulati dall’azienda: “L’analisi cronologica della crisi se pur esatta con riferimento alle perdite d’esercizio non è esaustiva. Infatti, alla crisi finanziaria si è accompagnato un progressivo calo del servizio pubblico erogato ad un pari progressivo degrado dell’ organizzazione del lavoro, determinando ciò un ponderoso contenzioso soprattutto di lavoro ed un calo del tasso di legalità che ha determinato l’attenzionamento dell’Autorità Giudiziaria. Rispetto ad una situazione aziendale definibile fallimentare – continua La Corte – l’attuale Amministrazione comunale, in stretta intesa con il Commissario straordinario, è fortemente determinata a porre fine a questo stato di cose e procedere al risanamento aziendale.

Dopo aver delineato il quadro complessivo, tutt’altro che confortante, all’interno del quale si trova ad operare, La Corte si autoriconosce alcuni meriti gestionali, elencando i risultati ottenuti in questi 12 mesi, e pone l’accento sulla sinergia in atto con l’Amministrazione comunale.

Nella prima fase – scrive – l’azione del commissario straordinario, pur fortemente condizionata dalla situazione finanziaria, che non ha consentito una programmazione della gestione aziendale, è stata diretta ad analizzare e migliorare gradatamente la qualità del servizio pubblico e l’organizzazione interna ottenendo i seguenti risultati: miglioramento quantitativo e qualitativo del servizio pubblico (in atto circolano mediamente 55/60 autobus e 9/10 tram) nonostante la inadeguatezza del parco autovetture per vetustà e lunghissima percorrenza e nonostante la mancanza di fondi necessari per riparare in via straordinaria tutti i mezzi fermi per guasto tecnico; sistemazione del Reparto contabilità assolutamente inadeguato per risorse umane e materiali a mantenere una situazione aggiornata e per monitorare efficacemente il controllo delle entrate e delle uscite; ripristino della legalità mediante continue azioni di controllo preventivo; ripristino graduale della funzionalità aziendale ed eliminazione dello stato di inerzia; ripristino di un corretto rapporto con le organizzazioni sindacali; pagamento ai lavoratori dello stipendio, anche se a volte con ritardo fino a tutto dicembre 2009, nonostante la nota vicenda ALSTOM; realizzazione di forte economia di gestione e cristallizzazione del debito pregresso.

Nella seconda fase – continua il commissario – dopo scrupolosa verifica della situazione finanziaria pregressa in tavoli tecnici Comune-Atm, sono state avviate positivamente azioni che consentissero a medio – lungo termine di stabilizzare e risanare la situazione finanziaria dell’Atm.

Per uscire, infatti, dalla crisi attuale, l’Atm necessita di un piano pluriennale di rientro del debito compatibile con la situazione finanziaria del Comune e dallo stesso garantito e, parallelamente, di risoluzioni e investimenti adeguati che consentano all’Atm di guardare al futuro con ottimismo.

In merito si sta lavorando nella direzione di ottenere un nuovo contratto di servizio di trasporto pubblico, comprensivo della rete tranviaria, in atto mancante, e diverse modifiche statutarie per gli aggiornamenti necessari.

Nel lungo documento, La Corte dà spazio anche ad alcune previsioni finanziarie, basate sulle risorse che dovrebbero arrivare dalla Regione, dal Governo e dalla Comunità europea per rimpinguare le casse dell’Atm.

“Per quanto concerne gli investimenti, il Comune è in attesa del via definitivo del Ministero competente per utilizzare cospicui fondi per l’acquisto di una ventina di automezzi a bassa emissione e di essere ammesso a cospicui finanziamenti per la rete tranviaria del Ministero dei trasporti (28mln), avendo già ottenuto la copertura del 40% della Regione Sicilia.

L’Atm ha inoltre avviato proficuamente un programma di richiesta di cospicui finanziamenti, anche a fondo perduto, alla Comunità europea diretti alla patrimonializzazione dell’Azienda, alla ristrutturazione e potenziamento delle officine e alla internalizzazione dei servizi, alla formazione del personale per migliorare la qualità del servizio e per agevolare al massimo l’inclusione del precariato esistente, all’incremento della flotta bus, alla produzione di energia, al telegoverno della mobilità urbana allo scopo anche di dare un migliore servizio all’utenza. Per quanto attiene la nuova organizzazione del lavoro, quest’ultima conseguentemente condizionata dai piani di investimento sarà definitivamente varata anche con l’immissione di nuove figure tecniche all’esito delle stesse e con la formulazione di un efficace Piano industriale”.

L’ultimo tema toccato dal commissario straordinario riguarda il “caso” scoppiato negli ultimi giorni e relativo agli aumenti previsti nel piano tariffario targato Buzzanca, che hanno già scatenato un mare di polemiche, pur essendo, di fatto, ancora solo sulla carta.

“Per quanto attiene all’approvazione del nuovo piano tariffario- scrive La Corte – il Comune ha proceduto all’applicazione di un adempimento di legge obbligatorio. Peraltro è nei programmi Atm dotare i mezzi di nuove obliteratrici, di installare distributori automatici, di mantenere alta la presenza dei Verificatori sia per il controllo dei titoli di viaggio che della legittimazione alla sosta nella ZTl”.

E dopo aver passato in rassegna tutte le note dolenti di un’azienda che vive una crisi decennale, al commissario straordinario non resta altro che concludere il suo intervento con un appello, quasi disperato: “Alla luce di quanto esposto, Atm chiede all’utenza uno sforzo di comprensione ed una rinnovata fiducia. Atm sta lavorando, pur tra mille difficoltà, per migliorare il servizi pubblico e, soprattutto, in prospettiva di dare ai cittadini un servizio efficace, ponendo Messina a livello europeo. Risanare e rilanciare Atm è una battaglia di civiltà e di progresso cui non possiamo rinunciare nell’interesse e per il bene di Messina.”

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